Non per fare il campanilista, ma La Spezia ha 92.000 abitanti mentre Cannes 75.000. La Spezia è quindi più grande e, secondo me, ci si mangia pure meglio. Cos'ha allora una piccola cittadina francese più della patria della mescciüa? Facile: il festival cinematografico più importante del mondo, che guarda caso inizia proprio oggi! E per quanto buono sia l'olio con cui condirete la zuppa o fragrante il pepe nero con cui la insaporirete, questo round lo vince la Costa Azzurra. Anche se c'è da dire che la crisi colpisce tutti quanti: quest'anno sarà in effetti un festival più misero del solito (e soprattutto rispetto ai fasti dell'anno scorso), un po' per qualche delezione dell'ultimo minuto, un po' perché ai registi di talento (che sono una manciata) serve del tempo fisiologico per portare a termine delle opere originali e rifinite. Mentre la mescciüa è un piatto povero e sarà perciò sempre saporito allo stesso modo, anno dopo anno. Tiè.
Si è iniziato parlando di assenti e allora facciamo come prima dei mondiali di calcio e, anziché iniziare dalla formazione in campo, partiamo piuttosto da quelli lasciati a casa, con i quali magari però si sarebbe arrivati in finale. I nomi di peso che mancano ma che ci dovevano essere (nel senso che avevano un film pronto, ma hanno preferito passare la mano) sono principalmente quelli di Terence Malick e Paul Thomas Anderson, forse i due migliori registi americani viventi, due autori ermetici e antitetici, l'uno la natura e l'altro l'uomo, "The tree of Life" e "The Master", due grandi film in modi completamente diversi, due autori che probabilmente andranno a Venezia e che faranno da soli praticamente il festival, si spera.
Onorati i caduti, è tempo per chi a Cannes c'è e ci va! Tantissimi i film presentati, come pure le proiezioni e i concorsi in cui spesso è difficile capirci qualcosa senza una guida. Il festival cinematografico internazionale di Cannes conta infatti ben quattro concorsi totalmente indipendenti, con film e giurie separate. Le competizioni sono: la selezione ufficiale (che include Il Concorso, cioè la serie A, e Un Certain Regard, cioè la serie B, quella "sperimentale"), la Quinzaine des Réalisateurs e la settimana della critica. Ciascuna competizione avrà un solo film vincitore, mentre nel Concorso ufficiale (quello dove si vincono le palme d'oro) si premiano anche miglior attore, regia, sceneggiatura e altri, servendosi di un regolamento complesso a cui andrebbe dedicato un capitolo a parte (e sarà fatto presto). Per dovere di sintesi qui si parlerà solo del Concorso ufficiale, che poi è di gran lunga la selezione più importante tra quelle proposte.
La giuria di quest'ultimo è presieduta
da Jane Campion, regista donna australiana e autrice del toccante "Lezioni di Piano". A farle da spalla gente del calibro dell'attore Willem Dafoe ("Platoon" e, tanto perché capiscano tutti, il Green Goblin dello "Spider-Man" del 2002), la regista Sofia Coppola (figlia di Francis, autrice di "Lost in Translation" e che vinse a sorpresa il festival di Venezia nel 2010 con il suo "Somewhere", premiata da Quentin Tarantino, un suo ex...), l'attore Gael Garcia Bernal ("L'arte del sogno" e "I diari della motocicletta"), Nicolas Winding Refn (che presentò due anni fa a Cannes "Drive", che fu giustamente apprezzato, e l'anno scorso "Only God Forgives", che fu giustamente massacrato) e altri ancora. Ma adesso bando alle ciance e iniziamo con il lungo elenco dei film presentati giorno per giorno. (In grassetto i titoli, in corsivo il paese di origine e accanto il nome del regista con microcurriculum quando disponibile.)14 maggio: cerimonia di apertura, qualche chiacchiera e la proiezione del film di apertura (NON in concorso) Grace
of Monaco, con Nicole Kidman protagonista.
15 maggio: Mr. Turner ( Inghilterra) di Mike Leigh (autore di "Segreti e bugie
" miglior film nel 1996 a Cannes e Leone d'oro per "I segreti di Vera Drake" nel 2004) e Timbuktu ( Mauritania) di Abderrahmane Sissako. Verrà proiettata anche la versione restaurata di 8 e ½ di Federico Fellini (ovviamente NON in concorso), cioè il film dei film. Uno dei tanti fotogrammi simbolo del capolavoro è anche sulla splendida locandina del festival. Compito per casa: (ri)vedetevi il film.16 maggio: Winter Sleep ( Turchia) di Nuri Bilge Ceylan (regista turco che ha quasi vinto Cannes due volte e la cui ultima opera "C'era una volta in Anatolia" è considerata dai critici uno dei migliori film degli anni '00) e Captives ( Canada) di Atom Egoyan (un habitué). Sarà anche la giornata del blockbusterone di Cannes (ogni anno ce n'è uno, ci passò pure uno dei "Pirati dei Caraibi"). Quest'anno tocca a Dragon Trainer 2, seguito del miglior film della Dreamworks ad oggi. Vietato deludere.
18 maggio: Le Meraviglie ( Italia) di Alice Rohrwacher (unica opera a rappresentare il nostro paese, di una regista che aveva esordito con successo a Cannes nel 2011 con "Corpo Celeste") e The Homesman ( Stati Uniti)di Tommy Lee Jones (l'attore che interpreta K in "Man in Black", ma che ha esordito alla regia con lo stupefacente "Le Tre Sepolture", presentato a Cannes nel 2005 dove rischiò di agguantare la vittoria).
20 maggio: Still the Water ( Giappone) di Naomi Kawase (regista donna che a Cannes ha vinto il secondo premio e ha partecipato come giurata l'anno scorso) e Deux Jours, Une Nuit ( Belgio) d
ei fratelli Dardenne (due registi che dicono poco a molti, ma che sono tra i migliori autori in circolazione, tra i pochissimi che possono vantarsi di aver vinto ben due volte Cannes con "Rosetta" e "Il figlio" e di essere arrivati secondi con "Il ragazzo con la bicicletta", tutti e tre da vedere).24 maggio: saluti e baci. Premiazione e proiezione di un misterioso film di chiusura non ancora annunciato.
Questo è e sarà Cannes. Io non ci sarò, almeno non dal vivo, e voi probabilmente neppure. Possiamo però provare a non esserci un po' insieme. Stay tuned per seguire l'andamento del festival. E forza Fellini!