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Festival di Venezia – In concorso Sacro GRA di Rosi. E inizia il toto-Leone.

Creato il 06 settembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Altra giornata nel segno del cinema di casa nostra. E’ stato infatti presentato l’ultimo dei tre film italiani in competizione a Venezia 70. Un’opera tanto attesa quanto inconsueta per il concorso della Mostra: parliamo del documentario di Gianfranco Rosi, Sacro GRA, che segue le storie di diversi personaggi che ruotano attorno al Raccordo Anulare della capitale. Già vincitore cinque anni fa della sezione Orizzonti con l’acclamato Below Sea Level, quello che possiamo considerare il documentarista più interessante del cinema italiano in questa sua nuova fatica – nel vero senso della parola, le riprese sono durate ben tre anni – si muove nell’umanità romana ai margini della metropoli, astraendo l’immagine concreta del Grande Raccordo Anulare e rendendolo un non-luogo crogiuolo di anime variegate e particolari. Applausi per il film sia da parte della stampa che del pubblico.
A chiudere il programma di oggi altri due importanti film del concorso, quelli firmati dai veterani Tsai Ming Liang e Philippe Garrel. Il primo, Jiaoyou (Stray Dogs), si pone sulla scia delle opere dell’ultimo periodo del regista cinese e propone un cinema costruito essenzialmente sull’immagine che rifugge sempre di più la narrazione classica. Un cinema fatto di quadri statici, continue allusioni, metafore, rimandi all’arte pittorica. Di difficile fruizione, senza dubbio, ma dal sublime fascino estetico. Il secondo, invece, La jalousie (La gelosia) ci riporta un Garrel convincente, che dopo il passo falso di Un été brulant con Monica Bellucci, dirige nuovamente il figlio Louis in un dramma in bianco e nero su un rapporto di coppia tormentato. Essenziale (dura appena 77 minuti), a tratti poetico nella sua semplicità, il film del regista francese richiama, anche se di meno rispetto alle sue ultime opere, la lezione “intellettuale” della Nouvelle Vague e proprio per questo potrebbe piacere molto al presidente di giuria Bernardo Bertolucci.
E a proposito di giuria, giunti quasi alla fine della Mostra, è venuto il momento di fare qualche pronostico. In attesa dell’unico film che manca all’appello (Es-stouth di Merzak Allouache), finora il toto-Leone vede nella prima fila della griglia di partenza un bel trittico di pellicole: Miss Violence di Alexandros Avranos, Tom à la ferme di Xavier Dolan e Philomena di Stephen Frears, che sono per il momento gli esempi migliori di cinema presentati in concorso. A inseguirli il monito pacifista di Amos Gitai, An Arabia, l’ultimo film d’animazione del maestro Miyazaki The Wind Rises e il convincente Via Castellana Bandiera di Emma Dante. Riponiamo in lei le speranze di premio per il cinema italiano.

foto Federica De Masi © Oggialcinema.net

di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net


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