L’idea di Matteo Renzi, annunciata oggi a Trento durante il Festival Economia, è di istruire una procedura che sblocchi i progetti fermi da 30 o 40 anni per veti della pubblica amministrazione. Veti, secondo un esempio dello stesso presidente del consiglio, che potrebbero essere emessi da una Soprintendenza o altri enti. Per evitare la stasi di molti progetti – di natura non precisata, ma si è fatto riferimento durante il colloquio tra il leader del Pd ed Enrico Mentano alla politica energetica e non solo – occorrerà, ha continuato Renzi, una procedura di sblocco, cioè di soluzione dei problemi. Saranno i sindaci, una volta ricevuta la lettera del governo, a segnalare i progetti fermi ma meritevoli d’attenzione. Lo sblocco dovrà rispettare una clausola di legalità. La questione riguarda il Titolo V e l’enorme contenzioso fra Stato, Regioni ed enti locali.
Presentato in questo modo, affidando i progetti fermi da molto tempo a una struttura tecnica centrale con un responsabile, lo Sblocca Italia può riguardare tutto e nulla, progetti utili o dannosi. Se c’è un veto, si può osservare, esiste un motivo, che non può essere considerato a priori ostile e ideologico di fronte a “chi vuol fare”.
Non sono stati emessi veti, e fenomeni geologici pericolosi hanno dato luogo all’alluvione del Polesine. Guarda caso si tratterebbe di attività estrattive. Sarà questo il prezzo del “fare”? Dante definiva la virtù politica come “ben far”, non semplicemente come “fare”.
Ecco come la stessa notizia viene data in modo semplificato da quotidiano.net
LO SBLOCCA ITALIA – “Entro luglio farò un provvedimento che si chiama ‘sblocca-Italia’, che lascerà fare alla gente quel che vuol fare e consentirà di sbloccare interventi fermi da 40 anni”. Renzi anticipa solo che delle possibili aree, e strumenti, di intervento ha parlato anche la settimana scorsa con i ministri Padoan e Guidi e con la Cassa depositi e prestiti.
“Effetto immediato dello ‘Sblocca Italia’ – dice ancora Renzi – è che sia possibile operare sul singolo bene, nel rispetto delle norme, ma magari con un norma ad hoc per superare i vincoli, e sbloccare gli interventi fermi da 30 o 40 anni. Questo può dare un valore di fiducia e speranza al Paese”. E tutto partirà dalla richiesta di “segnalazione di procedimenti e interventi fermi” che arrivera’ ai sindaci.