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Fiat in Europa, esclusa l’Italia, ha delle quote di mercato ridicole.

Creato il 18 luglio 2012 da Pierumberto @Pierumberto

Nessuno capisce un acca. Tutti i giornalisti del settore imputano il tracollo europeo della Fiat nelle immatricolazioni di giugno 2012 al calo vistoso del mercato italiano. Un errore clamoroso. È il mercato europeo che rigetta il prodotto del marchio nostrano. La Fiat in Europa, esclusa l’Italia, ha delle quote di mercato ridicole. Il prodotto è vetusto e gli automobilisti del continente non “capiscono” il prodotto di Marchioenne.
Da Il Giornale:
L’Italia fa flop (-24,4%) e penalizza Fiat Europa ancora in calo
Redazione – Mer, 18/07/2012 – 07:24
Continua la discesa del mercato dell’auto. A giugno le vendite di autovetture sono scese in Europa dell’1,7 per cento. Nel primo semestre il calo è stato del 6,8%, pari a 6.644.829 auto vendute in meno.Nei primi sei mesi gli unici mercati a crescere rispetto al 2011 sono stati Germania (+0,7%) e Gran Bretagna (+2,7%). In Italia la discesa è stata brusca: -19,7 per cento.Tra i grandi gruppi in crescita solo Volkswagen (+2,8%) e Toyota (+19,8%). Quanto a Fiat il gruppo, ha spiegato una nota, è stato «penalizzato dal pessimo risultato complessivo del mercato italiano». A giugno le immatricolazioni di Fiat in Europa hanno subito un calo del 16,7% attestandosi a 79.927 unità, contro le 95.900 di un anno fa. Nel primo semestre del 2012 il Lingotto ha immatricolato in Europa 456.191 unità, in calo del 16,5% rispetto alle 546.629 dello stesso periodo del 2011. Non c’è dubbio comunque che la crisi sia forte. Quello registrato dai dati diffusi da Acea è infatti il nono calo consecutivo accusato dal mercato dell’auto. Secondo Roberto Vavassori, presidente di Anfia, il mercato in Italia a giugno è tornato ai livelli del 1980. La flessione più marcata tra i maggiori Paesi Ue. «Per alleviare le sofferenze delle imprese e della rete distributiva – ha detto- e far gradualmente ripartire le vendite nel breve termine si dovrebbe puntare ad alleggerire il carico fiscale sulle vetture, incominciando da comparti specifici come le auto a basse emissioni e le auto aziendali, in grado di dare i primi segnali di inversione di tendenza».Per il gruppo Fiat c’è anche qualche dato positivo. «Le vendite sono andate bene – rileva una nota del gruppo – in Spagna aumentando del 21,6% rispetto all’anno scorso». Inoltre Lancia/Chrysler, con poco meno di 10mila immatricolazioni, ha aumentato i volumi dello 0,2% mantenendo stabile la quota allo 0,8% con Lancia Ypsilon che si è confermata il modello di punta del marchio. Bene anche Alfa Romeo con quasi 9mila immatricolazioni, per una quota dello 0,7%. Da segnalare che ancora una volta Panda e 500 risultano le vetture più vendute del segmento utilitarie, con una quota complessiva in Europa del 28,1 per cento. In forte crescita il marchio Jeep con vendite in rialzo del 19,4% nel mese e del 41,4% nell’anno. Ottimo il risultato ottenuto in Germania con immatricolazioni cresciute del 69,4% in giugno e del 104,1% nel semestre. Da segnalare anche il boom di vendite per Grand Cherokee, ammiraglia e modello di punta del brand, cresciuta in Europa, in giugno, del 51% rispetto al 2011. Di nicchia ma sempre in auge i marchi di lusso del gruppo, ossia Ferrari e Maserati che hanno immatricolato complessivamente 401 vetture a giugno e 2.506 nell’anno. Il titolo Fiat in Borsa, dopo un avvio brillante, ha chiuso sulla parità.

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Foto da Wikimedia Commons
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Nessuno capisce un acca. Tutti i giornalisti del settore imputano il tracollo europeo della Fiat nelle immatricolazioni di giugno 2012 al calo vistoso del mercato italiano. Un errore clamoroso. È il mercato europeo che rigetta il prodotto del marchio nostrano. La Fiat in Europa, esclusa l’Italia, ha delle quote di mercato ridicole. Il prodotto è vetusto e gli automobilisti del continente non “capiscono” il prodotto di Marchioenne.
Da Il Giornale:
L’Italia fa flop (-24,4%) e penalizza Fiat Europa ancora in calo
Redazione – Mer, 18/07/2012 – 07:24
Continua la discesa del mercato dell’auto. A giugno le vendite di autovetture sono scese in Europa dell’1,7 per cento. Nel primo semestre il calo è stato del 6,8%, pari a 6.644.829 auto vendute in meno.Nei primi sei mesi gli unici mercati a crescere rispetto al 2011 sono stati Germania (+0,7%) e Gran Bretagna (+2,7%). In Italia la discesa è stata brusca: -19,7 per cento.Tra i grandi gruppi in crescita solo Volkswagen (+2,8%) e Toyota (+19,8%). Quanto a Fiat il gruppo, ha spiegato una nota, è stato «penalizzato dal pessimo risultato complessivo del mercato italiano». A giugno le immatricolazioni di Fiat in Europa hanno subito un calo del 16,7% attestandosi a 79.927 unità, contro le 95.900 di un anno fa. Nel primo semestre del 2012 il Lingotto ha immatricolato in Europa 456.191 unità, in calo del 16,5% rispetto alle 546.629 dello stesso periodo del 2011. Non c’è dubbio comunque che la crisi sia forte. Quello registrato dai dati diffusi da Acea è infatti il nono calo consecutivo accusato dal mercato dell’auto. Secondo Roberto Vavassori, presidente di Anfia, il mercato in Italia a giugno è tornato ai livelli del 1980. La flessione più marcata tra i maggiori Paesi Ue. «Per alleviare le sofferenze delle imprese e della rete distributiva – ha detto- e far gradualmente ripartire le vendite nel breve termine si dovrebbe puntare ad alleggerire il carico fiscale sulle vetture, incominciando da comparti specifici come le auto a basse emissioni e le auto aziendali, in grado di dare i primi segnali di inversione di tendenza».Per il gruppo Fiat c’è anche qualche dato positivo. «Le vendite sono andate bene – rileva una nota del gruppo – in Spagna aumentando del 21,6% rispetto all’anno scorso». Inoltre Lancia/Chrysler, con poco meno di 10mila immatricolazioni, ha aumentato i volumi dello 0,2% mantenendo stabile la quota allo 0,8% con Lancia Ypsilon che si è confermata il modello di punta del marchio. Bene anche Alfa Romeo con quasi 9mila immatricolazioni, per una quota dello 0,7%. Da segnalare che ancora una volta Panda e 500 risultano le vetture più vendute del segmento utilitarie, con una quota complessiva in Europa del 28,1 per cento. In forte crescita il marchio Jeep con vendite in rialzo del 19,4% nel mese e del 41,4% nell’anno. Ottimo il risultato ottenuto in Germania con immatricolazioni cresciute del 69,4% in giugno e del 104,1% nel semestre. Da segnalare anche il boom di vendite per Grand Cherokee, ammiraglia e modello di punta del brand, cresciuta in Europa, in giugno, del 51% rispetto al 2011. Di nicchia ma sempre in auge i marchi di lusso del gruppo, ossia Ferrari e Maserati che hanno immatricolato complessivamente 401 vetture a giugno e 2.506 nell’anno. Il titolo Fiat in Borsa, dopo un avvio brillante, ha chiuso sulla parità.

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