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Fiba World Cup 2014: finale annunciata Spagna-USA?

Creato il 28 agosto 2014 da Basketcaffe @basketcaffe

Sabato 30 agosto prende il via il Mondiale, la manifestazione più importante tra quelle organizzate dalla Fiba, giunto alla 18esima edizione. Si svolge in Spagna, casa della nazionale che negli ultimi 10 anni è stata la più continua e solida in tutti i tornei cui ha partecipato: le Furie Rosse, nell’epoca dei fratelli Gasol, dei Navarro, dei Calderon e dei Fernandez, hanno fatto incetta di successi (un Mondiale, due Europei, due argenti olimpici) e sono apparsi quelli più vicini a Team USA. Gli americani, che in Spagna non avranno i vari James, Anthony e Paul, più Durant, Love, Griffin e Paul George, rinunciatari dell’ultimo momento (chi per infortunio, chi per stanchezza o mercato), da quando Colangelo e Krzyzewski hanno messo mano all’organizzazione non han più perso, ma questa volta potrebbero fare molta più fatica per riconfermarsi.

La Spagna è al completo, solo Mirotic è rimasto fuori, ma per dar spazio a Serge Ibaka, che con i due Gasol forma un pacchetto lunghi che nessun altro può pareggiare, nemmeno gli Stati Uniti. Il ct Orenga non avrà però tempo per molte prove perchè il gruppo A è davvero tosto e, pur passando 4 squadre su 6, non va sottovalutato. C’è la Francia campione d’Europa che, nonostante la pesante assenza di Tony Parker, può contare su capitan Diaw e Batum, più giovani rampanti come Fournier, Edwin Jackson e Lauvergne, c’è il Brasile di Nenè, Splitter e Varejao, e c’è la giovane Serbia di Djordjevic, al completo con Teodosic, Krstic, più Bogdanovic.

Team USA invece è nel gruppo C dove nessuno, ma davvero nessuno, può far paura. La Turchia è senza Erden, Turkoglu, Kanter e Ilyasova, l’Ucraina può scommettere sul nucleo che ben ha figurato all’Europeo col naturalizzato Pooh Jeter, la Nuova Zelanda non va oltre Kirk Penney, la Repubblica Dominicana ha talento pazzo ma non certo continuo (vedi Edgar Sosa) mentre la Finlandia sembra essere la più solida, con Koponen e Erik Murphy, l’ex Florida Gators da poco naturalizzato. Gli americani di coach K sono costruiti attorno a Anthony Davis e James Harden, il leader emotivo del gruppo, mentre resta l’incognita Derrick Rose dopo i due gravi infortuni. Rudy Gay potrebbe essere la variabile che cambia le cose in uscita dalla panchina mentre Curry è il regista designato da coach K per far girare una squadra che comunque punterà sulla superiorità atletica, sul ritmo e confiderà sulle percentuali da tre per arrivare fino in fondo.

Equilibrato il gruppo B con l’Argentina che appare leggermente favorita anche se l’assenza di Ginobili peserà tantissimo e lascerà a Scola, Nocioni e Prigioni il compito di trascinare l’albiceleste. Interessante la Croazia di Ante Tomic, ma soprattutto i giovani rampanti come Bogdanovic (poi volerà a Brooklyn dai Nets), Dario Saric e Mario Hezonja, mentre la Grecia è un’incognita pericolosa. Gli ellenici non hanno Diamantidis e Spanoulis, i grandi leader del passato, ma un roster intrigante con Papanikolaou, Calathes e soprattutto “Greek Freak” Giannis Antetokounmpo. Portorico (col tandem Arroyo-Barea), Senegal (c’è Dieng dei Twolves) e Filippine (affidati allo straniero Andray Blatche) faranno da guastafeste.

Infine il gruppo D, con Lituania, Slovenia e Australia davanti ad Angola, Messico e Corea del Sud. I baltici sono al completo, eccezion fatta per il neo milanese Kleiza e per l’infortunato dell’ultima ora Kalnietis, e costruiti attorno a Valanciunas, gli sloveni si affidano a Goran Dragic mentre intrigano i Boomers con Dante Exum, Baynes, Ingles e Dellavedova, anche se mancherà il bomber Patty Mills, infortunato.

La rassegna mondiale, la Fiba Wolrd Cup 2014, sarà visibile integralmente su Sportitalia (canale 153 del digitale terrestre) e occuperà per intero le prime due settimane di settembre (dal 30 agosto al 14). Prima fase con 4 gironi da 6 squadre, poi seconda fase (con le prime 4 di ogni raggruppamento) ad eliminazione diretta dal 6 settembre con gli ottavi di finale, divisa tra Barcellona e Madrid. La capitale ospiterà infine le due gare conclusive che assegneranno le medaglie. L’ultima edizione, nel 2010 in Turchia, ha visto il trionfo di Team Usa, un gruppo giovane e inesperto che è stato trascinato fino all’oro da Kevin Durant, assente in Spagna. Gli americani dominano il medagliere con 4 ori, 3 argenti e 4 bronzi, l’ultimo a Saitama nel 2006 quando trionfò la Spagna (unica medaglia iridata della sua storia). Nel 1998 ad Atene e nel 2002 ad Indianapolis vinse la Jugoslavia (attuale Serbia) guidata dalle stelle di allora, Bodiroga e Divac.


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