La spending review (decreto legge 95/2012 sulla revisione della spesa pubblica) passa la prova della fiducia in Senato. Ora torna alla Camera per l’approvazione definitiva. Pubblichiamo il testo del decreto legge coordinato con le modificazioni apportate dal Senato.
Si sta dunque per concludere l’iter parlamentare della spending review, che dovrebbe salvaguardare le casse dello Stato per un totale di 14 i miliardi di euro, 4 nell’anno in corso e 10 miliardi nel 2013, evitando l’aumento dell’Iva al 23%.
In generale, tra le novità più eclatanti ci sono i tagli notevoli della spending review sul fronte del pubblico impiego: si dice in via ipotetica che verranno estromessi 11 mila statali negli uffici centrali (enti e ministeri) e 13 mila negli enti locali. Il taglio colpirà il 20% dei dirigenti e il 10% del personale, i dipendenti a meno di due anni dalla pensione saranno condotti al prepensionamento; stretta sui buoni pasto e sull’obbligo delle ferie.
Altra novità portata dalla spending review è il “riordino” delle Province: entro fine 2012 rimarranno in vita solo quelle che si estendono su un bacino di non meno di 350mila abitanti e su una superficie territoriale maggiore o uguale a 2500 chilometri quadrati. Spariranno 64 Province in tutto il Paese. Sulle Regioni e sui Comuni, la mazzata è di 7,2 miliardi di euro, compensati, in piccola parte con 800 milioni conferiti alle amministrazioni comunali.
Nel dettaglio, leggi tutte le novità per edilizia e professionisti tecnici provenienti dalla spending review. Di seguito le principali novità.
Con la spending review vengono finanziate anche le zone colpite dal terremoto in Emilia e Veneto di maggio: un investimento di 6 miliardi, per cittadini e imprese.
Inoltre, il termine ultimo per attribuire la natura di fabbricato rurale al catasto è stato prorogato al 30 settembre 2012. La proroga è stata introdotta dall’articolo 3, comma 19 del decreto legge sulla Spending Review, approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri (d.l. 6 luglio 2012 n. 95, pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 156 del 6 luglio 2012, e in vigore dal 7 luglio) che modifica il termine prima fissato al 30 giugno 2012 dal Milleproroghe (decreto legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14).