Fiera piccola editoria a rischio

Fiera piccola editoria a rischio

Pubblicato da Elisabetta Bricca La cultura non paga (e pagherà sempre meno)
Che gli italiani non siano forti lettori, si sa. Che ci siano stati tagli alla cultura, be’, si sa anche questo. Quello che forse rimane ancora avvolto nel silenzio, e di cui siamo ancora poco consapevoli, è che stiamo vivendo una nuova Inquisizione, un periodo oscuro in cui le Regioni si ergono a giudici, preparando nuovi roghi per i libri, un po’ alla “Farenheit 451” di Bradbury.
La cultura non è certo la punta di diamante del Belpaese e lo sarà sempre meno, visto il baratro di ignoranza in cui stiamo precipitando. La notizia dell’ultima ora è che, dopo il Festival letteratura di Mantova, un’altra fiera è a rischio. Parliamo di “Più libri più liberi”, la prima fiera della piccola editoria, giunta alla decima edizione (Roma, 7-11 dicembre).
Un fiore all’occhiello per la Capitale che riunisce 430 editori e che ha registrato, nelle edizioni passate, ben 50 mila visitatori. L’Aie, l’Associazione dei piccoli editori lancia l’allarme. Dopo mesi di contatti (negati) e lettere (senza risposta) gli organizzatori non hanno notizie del finanziamento del Comune di Roma (100 mila euro), hanno saputo per vie traverse che non avranno quello della Regione Lazio (220 mila euro) e solo ieri hanno avuto conferma che i 100 mila euro della Provincia in qualche modo arriveranno. Confermati anche i fondi del ministero (220 mila euro) e della Camera di commercio (60 mila) che insieme agli altri garantivano una copertura del 50 per cento dei costi.
Un silenzio istituzionale, da parte di Alemanno, il Sindaco di Roma, che, manco a dirlo, aveva assicurato sostegno alla Fiera, e che sembra, invece, fare ora “orecchie da mercante”. La questione è, come afferma il Presidente dell’Associazione Editori Italiani Marco Polillo, se decidere di chiudere nel 2012 o cercare un’altra location che non sia Roma. Uno sconforto generale,di cui rimaniamo silenziosi testimoni. Sarebbe il caso, invece, di indignarsi. Una volta tanto.
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