Titolo originale: Hunger Games – Catching Fire
Regia: Francis Lawrence
Sceneggiatura: Michael Arndt, Simon Beaufoy
Durata: 146 minuti
Genere: Azione, Fantascienza, Avventura
Cast: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Philip Seymour Hoffman, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Lenny Kravitz, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland, Amanda Plummer, Lynn Cohen
Voto:
Trama:
Katniss Everdeen torna a casa incolume dopo aver vinto la 74ª edizione degli Hunger Games, insieme al suo amico, il “tributo” Peeta Mellark. La vittoria però vuol dire cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per intraprendere il giro dei distretti, il cosiddetto “Tour di Victor”. Lungo la strada Katniss percepisce che la ribellione sta montando, ma che il Capitol cerca ancora a tutti i costi di mantenere il controllo proprio mentre il Presidente Snow sta preparando la 75ª edizione dei giochi (The Quarter Quell), una gara che potrebbe cambiare per sempre le sorti della nazione di Panem.
Recensione:
Seguito attesissimo da molti fan, che pare non abbia deluso le aspettative, sebbene, a differenza del primo film, con questo si rimane decisamente con l’amaro in bocca, dato che la chiusura a tendina, e le molte domande aperte, non fanno che alimentare il desiderio di vedere il terzo capitolo, ora in lavorazione.
Cambia l’arena, e cambia anche lo stato d’animo dei protagonisti. Se nel primo erano giovani catapultati in un combattimento, con la speranza di sopravvivere (uccidendo tutti gli altri 23) e stimolati a vincere, dato il lauto premio di una vita di agi e ricchezze (dopo aver vissuto nella miseria soprattutto se fai parte degli ultimi distretti), ora vengono chiamati in causa, per un terribile gioco strategico, gli ex vincitori.
Ovvio che, a parte i nostri due beniamini, gli altri sono furenti e scontenti, dato che hanno dovuto abbandonare la loro vita (guadagnata con il sangue) per tornare di nuovo a combattere per la vita.
Molto intrigante il gioco di potere di chi tira i fili di questo fantasy particolare, dove le sfumature sociopolitiche di una realtà distopica post-apocalittica, ma non dissimile, dalla nostra, fanno emergere il lato peggiore dell’umanità, e la solita prevaricazione del forte sul debole, del ricco sul povero.
In questo secondo capitolo però la Speranza la fa da padrona, e la nostra eroina, suo malgrado, ne diventa il simbolo.
Se del primo avevo gradito la semplicità estrema, di questo ho gradito l’azione, la dinamicità della storia.
Molto intrigante anche l’intreccio amoroso, dove il belloccio passa in secondo piano, dato che Peeta emerge con tutta la sua forza. E il legame che sente Katniss, anche solo per ciò che hanno condiviso nei giochi precedenti, viene fuori ogni volta che teme di perderlo.
A differenza del primo, dove lo slogan “Che la fortuna sia con te”, erroneamente tradotto, ma che comunque sta a significare che è necessario attirare gli sponsor esterni per farsi recapitare gli aiuti durante le gare, in questo secondo capitolo questo sistema subdolo passa un po’ in secondo piano.
Molto belle le scenografie, i costumi e gli effetti speciali. Forse troppo lunga la scena al buio durante i giochi.
Da vedere, ovviamente, dopo aver visto il primo, altrimenti non si può comprendere il carattere della protagonista, che sembra fredda e glaciale, sebbene indossi solo una maschera di protezione.