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Final Four: il Barça è la prima finalista

Creato il 07 maggio 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

navPronostico rispettato: il Barcelona approda alla finale sconfiggendo un Cska che paga le brutte prestazioni dei due playmaler Planinic e Holden che chiudono complessivamente con un pessimo 3 su 21 al tiro di coppia! Spettacolosa invece la gara di Ricky Rubio che guida i suoi con 10 punti e 8 assist.

La cronaca dell’incontro
Le squadre partono un po’ contratte, la tensione si sente: la posta in palio è enorme! Per sbloccare il punteggio ci vogliono due liberi di Terrence Morris a cui rispondono però Kahun, Siskauskas e Khryapa per il 7-2 Cska dopo 4 minuti. L’intensità e la superiorità fisica dei russi si fa sentire (5 rimbalzi offensivi) ed il Barça non riesce mai a segnare dal campo per i primi 6 minuti, costringendo coach Pasqual a chiamare time out; l’interruzione serve solo a far segnare il primo dal campo dei Blaugrana, che però rimangono mentalmente ancora fuori dalla gara. Il pessimo inizio di Planinic non permette alla squadra di Pashutin di scappare via, così con una schiacciata di Vazquez arriva addirittura il sorpasso dei Baschi sul 12 a 11, che è anche il punteggio che chiude un primo quarto, con le due squadre che tirano complessivamente con un bruttissimo 6/33 dal campo.
Il parziale di 11-0 a cavallo tra il primo ed il secondo quarto si chiude con un 2/2 dalla lunetta di Langdon, a cui segue una magata di J.R. Holden che pareggia a quota 15. Come previsto la fisicità degli esterni del Cska fa la differenza a rimbalzo, ma è anche Sasha Kahun a prendersi delle soddisfazioni sotto i tabelloni (8+6 a metà). Con l’ingresso di Ndong però le cose cambiano ed il Barça spara un parziale di 12-4, grazie proprio al centro senegalese (7 punti e 2 rimbalzi in 4 minuti), e ad un paio di assist incredibili di Rubio. La difesa di Pasqual è davvero da manuale ed il primo tempo si chiude sul 29-21.

Al rientro dagli spogliatoi è Siskauskas ad aprire le danze dando un po’ di ritmo ai suoi che trovano il bersaglio pesante prima con Holden e poi con Trajan Langdon. E’ Navarro ha spegnere l’entusiasmo dei tifosi arrivati da Mosca ricambiando con la stessa moneta. La partita prende fuoco: arrivano canestri a ripetizione con Langdon e Siskauskas (19 alla fine) da una parte e Navarro e Rubio dall’altra, come sempre il grande attacco batte la grande difesa. Per il Cska arriva ancora una marea di rimbalzi in attacco che spesso si trasformano in tiri coi piedi per terra dla perimetro di Langdon, ma le magie del playmaker scelto da Minnesota tengono il Barcelona avanti all’ultima pausa per 47-41.
Gli ultimi 10 minuti iniziano con un tap-in volante di Morris, ma il Cska non molla: nonostante la serataccia al tiro di Holden, i russi tornano a -5 con un miracolo di Siskauskas che segna con il fallo praticamente dal parquet. La voglia dei ragazzi di Pashutin è encomiabile ed a metà dell’ultimo perido arriva un incredibile canestro in contropiede di Ponkrashov per il 46-49, costringendo Pascual al time out. Navarro mette un canestro devastante a cui risponde immediatamente il solito Siskauskas con uno step back dai 5 metri, ancora per il -3. Un alleyhoop pazzo di Rubio per Vazquez fa impazzire i supporters catalani, ma un fallo antisportivo fischiato proprio al lungo spagnolo riapre i giochi. Langdon ha la tripla del -2 a un minuto e mezzo dalla fine, ma va sul ferro; accarezza la retina invece quella di Erazem Lorbek che sostanzialmente chiude la semifinale portando i suoi sul +8. L’ultimo giro di lancette serve solo a mettere a posto il tabellino fino al 64-54 finale.


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