Pronti via 4-0 Montepaschi! McCalebb ed Hairston segnano i primi canestri della finale 2011, ma Cantù non è certo una squadra che si lasci impressionare, e pareggia subito rientrando in partita. La Bennet c’è, ma la Montepaschi non sbaglia mai e sul finire del primo quarto scappa già sul 27-21 tirando con l’81% da due (9/11) ed il 60% da tre (3/5). Nel secondo quarto la musica non cambia: i ragazzi di Pianigiani muovono splendidamente il pallone e trovano il fondo della retina con una continuità devastante. Cantù rimane aggrappata alla partita con il solito Mazzarino ed una fiammata di Thabu, così le squadre entrano negli spogliatoi con 11 punti di differenza (55-44). Nel secondo tempo finalmente Siena torna a percentuali più umane, ma grazie alla propria difesa non permette a Cantù di avvicinarsi. Nell’ultimo periodo la Bennet inizia bene, ma sono gli italiani dei vice campioni d’Europa a fare la differenza: Aradori e Carraretto infilano 8 punti a testa, Michelori ne aggiunge altri 6 e per i brianzoli non c’è più nulla da fare, se non aspettare il suono della sirena e gara-2, in programma già domani.
Montepaschi Siena - Bennet Cantù 100-75 (McCalebb e Lavrinovic 15; Mazzarino e Ortner 12)
Ovviamente soddisfatto della prestazione dei suoi Simone Pianigiani:
Bella partita, ben giocata, come raramente succede nelle finali e soprattutto a metà giugno quando si è così stanchi. Partita giocata molto bene nei due lati del campo, anche bella da vedere direi. Ora siamo 1-0 ma non cambia nulla, è una serie al meglio delle 7 quindi è ancora lunghissima. Sappiamo che devi poi saper vincere anche quando non fai canestro, quando si comincia a camminare e non si riesce a giocare la propria pallacanestro. Oggi ci siamo fatti trovare pronti, come abbiamo sempre fatto in questi playoff, ma già da gara-2 cambierà tutto e dovremmo essere pronti ad affrontare quello che ci verrà proposto contro.
Coach Trinchieri rimane ottimista, anche alla luce di quello visto in gara-1:
“Prima partita archiviata. Vince Siena largamente, divario che onestamente non cambia di una virgola la serie. La nostra più grande pecca è che, al 34esimo, al termine di un nostro buonissimo rientro che ci aveva messo davanti a una gara completamente differente, dopo un time-out di Siena ci siamo completamente disuniti. In quel momento la sfida si è decisa. Nel quarto iniziale Lavrinovic ha realizzato il primo break, però sul –9 palla in mano mi sembra che il match fosse veramente ancora aperto. Quello è stato un errore capitale. Per giocare queste partite la cosa fondamentale è coniugare un grandissimo sforzo a livello di energia fisica con un enorme sforzo mentale. Noi per 35 minuti siamo stati perfetti per quanto riguarda l’intensità, ma in tre o quattro situazioni non siamo stati in grado di unirla con la capacità di comprendere le situazioni. A questo livello, che è quello più alto da noi mai raggiunto, non basta. E’ una cosa veramente semplice“.