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Finalmente liberi

Da Francesca_82
Non so davvero come le cose su dei valori tanto importanti come l'educazione dei figli si facciano così complicate. Alla nostra scuoletta ci sono state defezioni, assunzioni, cambi di statuto e addirittura di nome (già non è più intitolata al papà di Marc) in nome di ...non si sa bene cosa: fatto sta che finalmente le cose - dopo tumultuose riunioni dove io fondalmentalmente chiudevo le orecchie e annuivo con la testa non prendendo nessuna posizione - si sono ridefinite.
Io ho sempre avuto a cuore una sola questione, cioè la presenza di Lola la maestra e che accettassero quanto prima Marc, senza dover aspettare i tre anni.
Sí, c'era questa norma che poi non è mai stata rispettata secondo cui i piccolissimi avevano bisogno di una persona di riferimento solo per loro oppure la presenza obbligatoria della mamma. Che poi i minori di tre anni ci sono sempre stati, tra l'altro ed io costantemente chiedevo "E Marc?" e mi dicevano: dai almeno fino a 18 mesi.
Poi avevo detto che mi avrebbero voluta contrattare, ma non c'erano allora abbastanza soldi, poi non c'era l'unaminità in riunione, poi non c'erano abbastanza genitori interessati. A settembre mancava proprio il gruppo dei piccolini, perché i piccolini minori di tre anni nel frattempo li avevano compiuti integrandosi quindi nel gruppo dei grandi.
Però all'ultima riunione di settimana scorsa non sono stata invitata, è che proprio non ne avevo idea ce ne fosse una, non mi sono nemmeno tanto offesa eh, anzi ero con il mal di pancia, ma la cosa è stata studiata. Purtroppo se c'è qualcosa che non mi piace è che hanno la brutta abitudine quando c'è da studiare un "caso speciale" di non invitare il soggetto in questione, fare la riunione segreta e poi farne una ufficiale. Chi l'avrebbe detto che sarei stata io?
Allora mercoledì è passata l'amica mia che non ce la faceva ad aspettare la prossima riunione e ha sfrondato la storia dicendomi direttamente che siccome Marc il 29 agosto compirà 2 anni e che si è sempre dimostrato un tipo sveglio e che stare dalla tagesmutter pure ha contribuito alla sua indipendenza allora potrà entrare alla Scuola ufficialmente.
E l'altra eccezione sarà Mario che compie 2 anni qualche giorno dopo di Marc e ha già 2 fratelli iscritti.
Ah e siccome alla fine in dicembre hanno contrattato un'altra accompagnante perché i 10 bimbi di adesso sono molto impegnativi, seppur non evidenziando una distinzione ufficiale tra grandi e piccini, comunque la maestra Lola avrà un punto di appoggio.
E non mi interessa davvero che non sia io.
Io oramai mi sono organizzata abbastanza la giornata da poter continuare con la tages quelle 3 ore al giorno e non sempre e arrivare serenamente nel 2014 senza stress, ma ovviamente sono contenta.
Non è che Marc vada a scuola un anno prima (c'è da dire che la scuola materna qua in Spagna pur non essendo obbligatoria è accorpata fisicamente alla scuola primaria -dividono gli spazi, la mensa, i cortili- e tutti credono che quindi sia normale andare a scuola a tre anni) semplicemente se deve stare con qualcuno molto meglio che sia la Scuoletta che conosce da ancora prima di nascere, ha un giardino enorme, bimbi che lo trattano come un fratellino e attività più stimolanti, io mi fido ciecamente di Lola e pur essendo un No-educational place, è un luogo dove si impara sempre, sia da piccolissimi che da adulti.
Ci addentreremo quindi nel vero mondo dell'educazione libera: quella che devi spiegare ai vicini cosa fa tuo figlio a casa. (Lola in dicembre ha cambiato casa in tre giorni quando la vicina troppo impicciona era diventata pericolosa), quella del limite, cioè noi vorremmo che Marc rimanesse non scolarizzato fino ai 10-11 anni, per fare poi l'esame della scuola dell'obbligo (purtroppo obbligatorio ma si fa a 16 anni)  ma con la consapevolezza che tutto quello che dovrà fare a 16 anni sarà fatto con piacere e non per obbligo.
Vediamo se mi spiego: noi sappiamo benissimo che prima o poi il Sistema ci obbligherà a rientrare nei ranghi per andare avanti nella vita, facendo gli esami di rito, che sono obbligatori. Noi (e abbiamo le prove che è possibile) vorremmo che Marc si preparasse in modo libero e sereno per essere poi lui a scegliere di voler fare l'esame e magari continuare a studiare. Scegliere di studiare a 14 anni è diverso che essere obbligati a 6 anni. E appunto abbiamo le prove di chi finita la scuola libertaria e entrando nel sistema normale attraverso un esame oltre a rendere meglio è più motivato e ha voti più alti anche se fino a quel momento non ha mai preso un voto in vita sua.
Avremo magari problemi pure con i Tribunali (non avendoli in tema di vaccinazioni magari me li ritrovo da un'altra parte, eh sennó che noia!) o magari sarà lo stesso Marc che ci dirà che vuole davvero andare a scuola con le cuginette.
Intanto noi ci rilassiamo, comincio a mettere da parte i soldi (perché la Scuoletta costa i suoi soldini al mese, poi vedremo....) perché da settembre inizierà una vera sfida sociale, la più grande.

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