Magazine Calcio

FINANZA - La situazione in Grecia

Creato il 10 febbraio 2012 da Calcisulcalcio
FINANZA - La situazione in Grecia
È da poco che si parla di certezza del default greco. A dare la prima avvisaglia è stata l'agenzia di rating Fitch che, ad inizio gennaio, ha dato per scontato il default ellenico per la fine di marzo, mese in cui lo Stato greco dovrà rimborsare i 14,5 mld € dei bonds in scadenza, cifra che lo Stato non possiede. In tal senso andiamo ad esaminare quali sono i numeri più importanti che vanno a supportare l'ipotesi default.
Innanzitutto andiamo a misurare alcuni dati sullo stato di salute dell'economia greca : la disoccupazione è pari al 19.2% con un tasso di disoccupazione giovanile del 30%. I tagli salariali sono compresi in un intorno tra il 15% e il 30% compromettendo enormemente i consumi e il potere d'acquisto della famiglie, motore di ogni sana economia.
Questi tagli, accompagnati da opportuni licenziamenti, hanno costretto imprenditori e dipendenti al suicidio. In tal merito ricordiamo che la Grecia ha avuto, dal 1990 al 2009, il più basso livello di autolesionismo in Europa e, da quando si è scatenata la crisi, il tasso di suicidi è raddoppiato e la fascia più colpita, ovviamente, è quella tra i 35 e i 60 anni. Da poco è stato anche istituito un numero di pronto intervento contro i suicidi che riceve, in media, circa 100 telefonate al giorno.
Da poco vengono tassati anche i redditi sotto 5000€ e il numero dei poveri in Grecia, cioè coloro che spendono il proprio reddito per garantirsi la sopravvivenza, è pari al 27,7% della popolazione. Il tutto è conseguenza di manovre "Lacrime e Sangue" obbligate da Bce, Fmi e Commissione Europea che, grazie ai loro prestiti chiamati "aiuti", hanno solamente aumentato i debiti di uno Stato in enormi condizioni di difficoltà.
In tutto ciò è inutile parlare del calo degli ordini industriali, un calo del 10,5% registrato a novembre del 2011, e il calo delle nuove costruzioni del 51,4% registrato ad ottobre 2011.
Papademos, l'alter ego greco di Monti, pressato dalla Troika (BCE,FMI,UE), vuole imporre nuove misure di austerità per chiedere un nuovo prestito da 130 mld €, vitale per il rimborso delle scadenze di marzo. Il nuovo prestito, se verrà concesso, rimanderà a data da destinarsi il problema vista anche la spesa di queste risorse versate nelle casse dello Stato greco che deve fronteggiare un rapporto debito/Pil del 119,6%.
Nel frattempo il mercato vende il debito greco che vede un rendimento del titolo a scadenza annuale sopra il 500%. I costi che la Grecia affronterebbe con un nuovo prestito, secondo i partiti politici, sarebbero maggiori rispetto ad un default che porrebbe fine a questa "Odissea" con il vantaggio di aver già toccato il fondo e con la speranza di ripartire seriamente senza alcuni vincoli di natura finanziaria e con la consapevolezza di aver lasciato il peggio alle proprie spalle.
di David Pascucci

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :