La Nasa dopo 30 anni, e 135 voli ha deciso di chiudere il programma Space Shuttle,una macchina stupefacente, decolla come un razzo, ma atterra come un aereo, quindi è riutilizzabile.
Ricordiamo la sua missione del trasporto del telescopio spaziale Hubble in orbita, espandendo la nostra visione dello spazio, permettendoci di ammirare cose mai viste, inosservabili dai telescopi terresti.
La navetta viene costruita dalla stazione spaziale pezzo dopo pezzo, con un elaborato assemblaggio ogni navetta non è uguale, presentando caratteristiche diverse dopo ogni produzione, non viene costruita in serie come un automobile, lo Space Shuttle è il massimo della tecnologia umana, pensare che questo velivolo che ha segnato la storia umana vada in pensione ci fa rimanere un po perplessi. Oltre ai ricordi positivi, lo Space Shuttle viene ricordato anche per i 2 grandi incidenti, come il disastro del Challenger nel 1986, e la disintegrazione in Columbia nel 2003 dove nessun astronauta si salvò.
Ora che lo Shuttle andrà in pensione, solo la navicella russa Sojuz avrà le capacità per trasportare gli astronauti nella stazione spaziale internazionale, in attesa del progetto del velivolo spaziale Orion.
La navicella spaziale Orion dove il suo inizio di sviluppo nel 2004 / 2005 prevede nuovi standard per l’esplorazione spaziale, dovrebbe essere pronta è testata nel 2013 2014.
L’ obbiettivo è creare una navicella più piccola che può viaggiare più in profondità, la Nasa vuole portare il primo uomo su Marte intorno al 2030.
Si ritornerà agli anni delle missioni Apollo, quando l’uomo sognava la luna, dopo questo periodo statico l’uomo ritornerà a sognare di poter vedere un proprio simile calcare la terra di un altro pianeta.