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Finmeccanica vuole fare cassa con Avio,ma non riesce...

Creato il 01 ottobre 2011 da Lamiaeconomia
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Finmeccanica vuole fare cassa con Avio,ma non riesce...
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Le trattative tra il private equity Cinven e i potenziali acquirenti di Avio, partecipata anche da Finmeccanica , si sono
arenate sul prezzo dell'operazione e sui crescenti timori a livello politico per l'acquisto della società italiana da parte di un gruppo straniero.
Lo riferiscono fonti vicine al dossier.
Nei mesi
scorsi Cinven aveva incaricato alcune banche di studiare la quotazione della società italiana, che produce parti di motori per l'Eurofighter Typhoon e fornisce componenti a General Electric e Rolls Royce .

Più recentemente, secondo le fonti, Cinven ha avuto colloqui con altri operatori di private equity e con gruppi rivali dell'aerospaziale per la vendita di Avio, cercando di ottenere oltre 3 miliardi di euro, senza ricorrere a un'Ipo in condizioni di mercato turbolente.
Cinven ha avuto contatti con la francese Safran , General Electric , la tedesca German MTU e gruppi di private equity come Bain, CVC e Clayton Dubilier & Rice.
Secondo le fonti queste trattative sono in stallo, ma non sono state definitivamente archiviate.
"Cinven resta concentrata sull'Ipo nel 2012" spiega una portavoce di Cinven.
"Non ci sono negoziati concreti al momento e verosimilmente nessun accordo imminente sta per essere siglato", ha precisato una fonte.
Tutti i potenziali offerenti non hanno voluto commentare o non sono stati raggiunti per un commento.
Cinven punta a un prezzo ben superiore a 3 miliardi di euro, ma i potenziali acquirenti non hanno esaudito queste aspettative, hanno aggiunto le fonti.
Inoltre la prospettiva di un'interferenza da parte dello stato italiano nella cessione ha pesato sulle trattative.
"Un'agitazione politica come nel caso di Lactalis sta gradualmente emergendo. Sebbena la preoccupazione a livello politico sia ancora relativamente moderata, non si sa mai come queste cose poi si sviluppino in Italia" ha aggiunto la fonte.
La scorsa settimana Avio ha ribadito in una nota l'intenzione di andare avanti con il processo di quotazione a Milano prima della fine del 2012, sulla scia delle indiscrezioni sull'interesse di Safran.
Il processo informale di vendita non sarà rispolverato nel breve termine, a meno che non venga presentata non sia messa sul tavolo un'offerta vincolante, hanno poi detto alcune delle fonti.
Nonostante le condizioni poco faveroli dei mercati, la quotazione sulla piazza milanese è l'opzione preferita dalle autorità italiane, in quanto permetterebbe allo stato italiano di mantenere un certo controllo sulla società, attraverso Finmeccanica e la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), secondo le fonti.   
  Dott Fabio Troglia
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