Finocchiaro, l'Ikea e i rischi dell'antipolitica

Creato il 25 maggio 2012 da Animabella
Ecco dove può arrivare l'odio per la casta. Anna Finocchiaro va all'Ikea. Anna Finocchiaro ha la scorta, quindi va all'Ikea con la scorta. Gli uomini della scorta spingono il carrello, immagine immortalata da un paparazzo e pubblicata sulla copertina di Chi. Basta questo scatto a far partire il linciaggio virtuale sul web. Twitter si scatena, l'hashtag #finocchiarovergogna guida per un'intera giornata la classifica dei tweet più popolari.
Ma, qual è il problema? Che Anna Finocchiaro vada all'Ikea con la scorta, dicono gli uni. Ma, abbiate pazienza, se uno ha la scorta, non può mica lasciarla a casa, la logica della scorta è proprio quella di proteggere lo scortato ovunque vada, Ikea inclusa. Ma se hai la scorta devi evitare di frequentare luoghi affollati come l'Ikea, sostengono altri. Ma ognuno avrà il diritto di comprarsi i mobili dove vuole? L'argomento dell'opportunità lo lascerei a ben più importanti questioni. Ma c'è bisogno di segnali dai politici, si urla da più parti. Ma come si fa a non rendersi conto che continuando di questo passo si finisce col diventare strumenti proprio di quella casta che tanto si vorrebbe combattere? Pensate forse che il direttore di Chi - non esattamente emblema di giornalismo indipendente - non avesse previsto la gran cagnara che in questo clima di caccia al politico quella foto avrebbe scatenato?
Ancora, l'accusa più ridicola: Finocchiaro tratta gli uomini della scorta come schiavi. Ma davvero qualcuno immagina Anna Finocchiaro che ordina al suo bodyguard, frusta in mano, di spingere il carrello? Siamo seri! La versione della senatrice Pd, peraltro, è che a spingere il carrello fosse il suo autista, "amico da vent'anni, che ha fatto un gesto di carineria". In molti hanno detto che la pezza era peggio del buco. A me pare una spiegazione più che plausibile. E infine, argomento subdolo: ma a che le serve la scorta? Datela a chi ha bisogno! Poniamo che questo argomento abbia un senso (poniamo, perché noi dei motivi per cui Anna Finocchiaro abbia la scorta non ne abbiamo la minima idea), ma cosa c'entra con l'Ikea?
Di questi tempi difendere un politico è molto impopolare, ma quando sull'altare dell'antipolitica a tutti i costi si sacrifica il buon senso val la pena correre il rischio.

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