Il personale della squadra mobile della questura di Firenze ha perquisito l'abitazione di don Daniele Rialti (il sacerdote fiorentino accusato da un altro sacerdote e da alcuni fedeli di essere stato protagonista di casi di pedofilia) a Scandicci e la casa in cui viveva in precedenza don Rialti, a Empoli.
Gli agenti avrebbero acquisito materiali informatici, dai quali gli investigatori pensano di poter risalire ai nomi di persone da ascoltare come testimoni.
La polizia avrebbe anche perquisito l'abitazione di un giovane albanese ad Empoli, oggi maggiorenne ma minorenne nel periodo al quale risalirebbero i presunti abusi, tra i cinque ed i tre anni fa, quando don Rialti era parroco a Empoli.
Il presunto caso di pedofilia sarebbe stato scoperto dalla procura di Firenze mentre indagava sull'attentato subito, il 4 novembre 2011, dall'arcivescovo monsignor Giuseppe Betori nel quale il suo segretario, don Paolo Brogi, rimase ferito da un colpo di pistola. I due episodi non sarebbero collegati tra loro, ma gli accertamenti avrebbero fatto emergere il caso e diversi testimoni sentiti sulla vicenda di don Rialti sono già stati ascoltati dalla polizia anche nel corso delle indagini sull'attentato.
articoli correlati:
Firenze: prete pedofilo?
Etichette:
Firenze, pedofilia, prete, perquisizioni, monsignor Giuseppe Betori, don Daniele Rialti, don Paolo Brogi