Esistono cortometraggi semplici, che con pochi e curati dettagli raccontano una storia.
A poco vale una grafica brillante e perfetta, se dietro non esiste un comparto narrativo in grado di reggere le fila della storia.
E questo Fisher dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto la passione, il talento e le buone idee, premino il coraggio di osare.

Un giorno, durante una tempesta, Fisher si ritrova suo malgrado a compiere un viaggio, in cui le certezze diverranno solide, il passato prenderà forma e il futuro sarà qualcosa da scoprire.

Yoram non è nuovo a successi, come dimostra il suo curriculum. Dopo aver passato 10 anni lavorando nel mondo dell’animazione professionale, decide di prendere un nuovo sentiero e fondare la propria casa di produzione, specializzata in cortometraggi, webisode, animazione in generale e televisione.
Una scelta che appare subito azzeccata, visto l’alto livello dei prodotti sfornati con questo marchio.

Così come l’acqua e il mare, elemento ricorrente e fondamentale all’intero plot, che sembra viva, animata da qualcosa che vuole emergere per dissipare la tristezza di Fisher.

Stay tuned!

