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Fisica o chimica

Creato il 26 gennaio 2012 da Marvigar4

física o química

   Fisica o chimica (Física o Química) è una serie televisiva spagnola del genere teen drama prodotta dalla Ida y Vuelta Producciones e trasmessa in Spagna sul canale Antena 3 a partire dal 4 febbraio 2008, proposta in Italia dal 4 settembre 2010 su Rai 4, il canale diretto da Carlo Freccero. Física o Química segue da vicino la storia di studenti e insegnanti dell’immaginario Liceo Zurbarán di Madrid esplorando la vita quotidiana degli adolescenti, con tutti gli annessi e connessi. Logico che le tematiche affrontate riguardino anche la sessualità, la tossicodipendenza, i rapporti interpersonali, i disagi legati alla fase delicata del passaggio dalla pubertà all’età adulta. Non potrebbe non essere così, almeno che non si desideri foderare le proprie orecchie e i propri occhi con spesse fette di prosciutto, o immaginarsi un mondo che non esiste… Ma l’Aiart, associazione telespettatori cattolici, ha inveito contro la messa in onda del programma… ecco l’articolo, pubblicato il 12 gennaio scorso su Avvenire, in cui, tramite il presidente, l’Aiart chiedeva la sospensione di Fisica o chimica:

   «Chiediamo la sospensione degli episodi di ’Fisica o Chimica’, trasmessi su Rai 4 alle 13.40. Le vite dei personaggi del telefilm, alunni e insegnanti, si intrecciano in vicende ambigue a base di sesso, droga e trasgressione. La serie propone scene dirette che inducono i giovani al ’sesso spinto’, all’omosessualità». Lo afferma in una nota Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart. «Fisica o Chimica» è una serie televisiva spagnola ambientata in un immaginario liceo di Madrid, in cui gli studenti si ritrovano docenti spesso giovanissimi. Fin dal suo debutto nel 2008 ha suscitato nel Paese iberico (dove su Antena 3, la prima emittente privata spagnola, è giunta alla settima stagione. In Italia sono state trasmesse le prime due, ma le prossime arriveranno a febbraio) moltissime polemiche.
   «I protagonisti della serie – continua Borgomeo – sono giovani ed il loro mondo, caratterizzato principalmente da droga, alcol, sesso, razzismo e omosessualità. Questi ultimi sono argomenti affrontati, nella serie tv, senza alcun filtro. Ancor più grave è che gli episodi siano mandati in onda dalla Rai dalle 13.40 alle 15.00, in una fascia oraria che punta a catturare l’attenzione davanti ai teleschermi proprio degli adolescenti».

   Non si è fatta attendere la replica di Carlo Freccero:

   «Trovo tutto ciò scandaloso, perché la serie in questione la ritengo assolutamente pedagogica, tratta i temi del razzismo, dell’omosessualità fra i giovani, certo questi argomenti nella serie TV sono affrontati con realismo, ma sempre in chiave didattica. La sto riproponendo ora, visto che ho avuto tantissime richieste dai telespettatori che hanno scritto al nostro sito di Rai4 ed ho già comprato le nuove serie. Io mi chiedo come in un paese europeo, laico come è l’Italia, si possa chiedere in modo così perentorio ed integralista la sospensione di questa serie. Lo ripeto, sono profondamente scandalizzato e allibito. Voglio poi sottolineare che io ho rispettato tutte le regole e anche di più: ho fatto mettere il bollino rosso e l’ho messo in onda in un orario per cui si possono mandare in onda i programmi per adulti. Mi meraviglio come mai questa associazione non si scandalizzi per altri programmi Rai, dove si parla di gossip, di donne, di cronaca nera. Sono profondamente offeso da questa associazione, che non sa leggere la fiction di oggi e sono abituati che solo Don Matteo si può proporre in televisione. Aggiungo anche che i componenti di questa associazione, che ritengo fondamentalisti, mi hanno impedito di essere a Rai1, quindi vergogna doppia

   La vicenda non si limita alla querelle sulla fascia oraria della trasmissione e sui contenuti, infatti l’Aiart ha dato mandato allo studio dell’avvocato Elisa Caltagirone di querelare Freccero per l’accusa di aver impedito all’attuale direttore di Rai4 di essere a Rai1.

   Premetto che non conosco per niente la questione sollevata da Freccero (la seconda “vergogna”), pertanto non ho alcun elemento per chiosare, ma, come ho già fatto in precedenza per il caso Fiorello-Moige [1], posso ribadire che a nessuno spetta la pretesa assoluta di stabilire cosa è giusto trasmettere, vedere, etc., e soprattutto, chiedere la sospensione e la censura di un programma tv alzando il vessillo della moralità et similia. Chi lo fa si arroga un diritto che non ha e non deve avere. In un paese civile, democratico e laico simili posizioni censorie vanno contrastate. Chi afferma che scene di una serie televisiva “inducono i giovani al ’sesso spinto’, all’omosessualità” conferma non solo una condizione omofoba e sessuofoba personale che non riesce a risolvere, ma ammette un’ignoranza sia sul piano scientifico che umanistico. L’omosessualità non può essere indotta, così come l’eterosessualità, nonostante da sempre i “regimi” deprogrammino sistematicamente le persone su base ideologica o religiosa per renderle eterosessuali. Chi agita lo spauracchio preferisce non chiedersi cosa lo turba, lo mette a disagio, gli fa paura, di conseguenza sceglie di stimolare negli altri il proprio disagio invece di sanarlo. Si rassegnino costoro, l’omosessualità ci sarà sempre, è parte della natura umana, e né l’omofobia dei fondamentalismi, né i lager nazisti hanno potuto eliminarla; la piantino di considerarsi paladini del sentimento collettivo, al massimo possono rappresentare se stessi, non la globalità; rinuncino a questo battage, o meglio, a questa compulsione-ossessione che merita soltanto d’essere curata. È vero che ci sono state critiche in Spagna per la messa in onda di Física o Química, ma il programma non solo non è stato sospeso (per fortuna!), ma ha anche avuto un successo nazionale e internazionale senza precedenti (la serie è trasmessa in 16 paesi, tra cui la Bulgaria, e sta per sbarcare negli Stati Uniti su Telemundo, un canale in lingua spagnola). Questa è la migliore risposta contro tutti quelli che vorrebbero decidere e imporre agli altri la propria angusta e arrogante visione.

© Marco Vignolo Gargini


[1] http://marteau7927.wordpress.com/2011/12/10/famiglia-cristiana-contro-fiorello/



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