La pianta di oggi fa parte della famiglia delle Solanacee, come il pomodoro, ed ha un nome impronunciabile Alchechengio o ancor peggio in maniera scientifica Alkekengi physalis .
I paesi di provenienza sono Perù e Colombia ma si coltiva anche in Italia .
I frutti vengono raccolti freschi in questo mese.
I principi attivi sono contenuti nella bacca commestibile che ha la forma e le dimensioni molto simili alla ciliegia.Ha un sapore acidulo un po' forte ma accettabile.
Le caratteristiche di questa pianta sono legate alla presenza della vitamina C in quantitativo doppio a quello del limone.
La presenza anche della vitamina P aiuta il sistema circolatorio rinforzando capillari ed il microcircolo venoso.
Un' altra indicazione legata a questa pianta ed al suo utilizzo a livello intestinale è dovuta alla presenza delle pectine.Queste fibre sono molto utili per regolarizzare la funzionalità infatti in caso di diarrea aumentano la consistenza delle feci mentre in caso di stitichezza insieme all' acqua agiscono aumentando la massa distendendo le pareti dell' intestino.
La sua azione si esercita anche aumentando l' espulsione e la rigenerazione degli acidi biliari .
Esiste essicato come Goji e Cranberry di cui vi abbiamo già parlato ma nei test di assaggio casalinghi si è rivelato particolarmente aspro e viene gradito solo da Guglielmo che ama i gusti decisi.
Il dosaggio abituale è di un cucchiaio per adulti e mezzo per i bambini.
In gravidanza ed allattamento non l' abbiamo visto usare e quindi non lo consigliamo .
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