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La pianta di oggi è Plantago major, pianta erbacea perenne diffusa dal mare alle regioni alpine ed appartenente alla famiglia delle Plantaginacee .
La droga è rappresentata dalle foglie e dai semi, che si ottengono recidendo le spighe in agosto-settembre.
Essa contiene mucillaggini utilizzate per il potere emolliente, e non come lassative a differenza di quelle contenute nel Psillio e nell’Ispagula, che hanno maggiore concentrazione di fibre e maggior indice di rigonfiamento.
La droga contiene anche lipidi, flavonoidi, terpenoidi, glucosidi iridoidi.
E’ principalmente impiegata come antinfiammatorio ed emolliente nelle alterazioni flogistiche del cavo orofaringeo e nelle patologie respiratorie accompagnate da catarro.
Da sottolineare anche l’azione antibatterica che sembra essere attribuita all’aglucone dell’aucubina, l’aucubigenina, che si forma dopo la raccolta della droga fresca, per azione delle glucosidasi proprie della pianta; poiché il riscaldamento, che si utilizza ad esempio nell’infusione o nella decozione, inattiva gli enzimi, tale proprietà si rivela solo nella pianta fresca od essiccata senza ricorso a fonti di calore.
In infuso si utilizzano circa 2 gr di droga in 150 ml di acqua bollente dopo infusione di 15 minuti si filtra e se ne assumono 2 o 3 tazze durante il giorno.
La tradizione popolare utilizza questa pianta per uso interno anche come blando diuretico,
depurativo ed astringente intestinale. Per uso esterno si impiega nelle gengiviti, nelle piccole ustioni, nelle manifestazioni acneiche e nelle punture d’insetto.
Si trova abbinata con Grindelia ed Eucalipto abbinata per sfruttarne le sinergie di azione sulla tosse in sciroppi quali il Grintuss dell' Aboca e tanti altri
Al momento non sono disponibili dati sperimentali di tossicità acuta, per mancanza di studi a riguardo. Non abbiamo prove del suo uso durante la gravidanza e l’allattamento.
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Farmacia Serra Genova
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