Magazine Cinema
Fitzgerald adattato da Pinter e portato sullo schermo da Kazan
Creato il 02 dicembre 2012 da Persogiadisuo"Questo è il più grande paese al mondo! Qui tutti possono avere una chance. La rivoluzione non ci sarà qui. Gli unici che la vogliono sono i comunisti. E le checche"
Dialogo tra boss cinematografici nella Hollywood del maccartismo. TRAMA Robert De Niro interpreta Monroe Stahr, boss di una potente casa di produzione cinematografica degli anni ‘30. Abile negli affari, capace di trarre il meglio dai propri sceneggiatori e dai propri attori che con lui si confidano e lo obbediscono (ha a che fare con due divi capricciosi interpretati da Tony Curtis e Jeanne Moreau). I suoi studios vanno a gonfie vele, ma qualcosa cambia in lui quando s’innamora di una bellissima ragazza (Ingrid Boulting), che gli ricorda la moglie scomparsa: diventato malinconico e sensibile, riscopre il proprio amore per il cinema e decide di lanciarsi in un progetto rischiosissimo dal punto di vista commerciale. Per giustificarsi ai propri collaboratori che lo danno per matto, ricorda che con i grandi guadagni dell’anno precedente si possono permettere, per una volta, di pensare alla qualità piuttosto che al profitto. Una lite con un rappresentante del sindacato degli sceneggiatori (Jack Nicholson) porterà i suoi collaboratori ad intimargli una lunga “vacanza”. Allo stesso tempo, degenera la relazione con la sua ragazza, che prima non vuole concedersi e una volta sedotta lo lascia. RECENSIONE Le premesse erano pazzesche: l'omonimo, ultimo e incompiuto romanzo di F. Scott Fitzgerald adattato da Harold Pinter per un film diretto dal regista di Un tram che si chiama desiderio (1951) e interpratato da Robert de Niro reduce da Taxi Driver e Jack Nicholson fresco di premio Oscar per Qualcuno volò sul nido del cuculo. Quello che resta è un film di grande fascino, ma imperfetto, dotato del classicismo delle migliori pellicole hollywoodiane degli ’40 e ’50, un cast superlativo e delle musiche sensazionali. La mano di Kazan è sicura, ma è rimasta agli anni d’oro di Hollywood e la penna del grandissimo Pinter stona con lo stile di Fitzgerald. Il film così risulta una riuscita e amara riflessione sul decadimento della Hollywood degli anni d'oro, capace di illustrare perfettamente i meccanismi che governano gli studios, ma è maldestro sul versante della storia d’amore che risulta lenta, stucchevole e noiosa, nonostante inizi con una scena memorabile. Raccontando perfettamente il mondo dietro ai film, ovvero le riunioni, i colloqui con gli sceneggiatori, le manie delle star, l’inadeguatezza di alcuni registi, il lavoro di Kazan a tratti tocca vette altissime, ricordando le stupende pagine wilderiane dedicate mondo degli sceneggiatori in Viale del tramonto . Peccato che poi venga dato troppo spazio a quella che doveva essere una parentesi e che poi finisce per assorbire troppo spazio nell’economia del film. La macchina da presa si sofferma troppo sullefastidiose moine di Ingrid Boulting, bellissima bambolina che interpreta perfettamente la parte del personaggio che rovina la vita del protagonista: finirà per rovinare anche il film e non avrà un grande seguito al cinema (oggi è istruttrice di yoga).
REGISTA ELIA KAZAN (1909-2003) Il regista di Fronte del porto (1954) e La Valle dell'Eden (1955) durante il maccarthismo si dichiaròprogressista pentito e denunciò molti colleghi che secondo lui avevano ancora simpatie comuniste. Ragione per cui, quando ricevette l'Oscar alla carriera nel '99 non tutti i presenti lo applaudirono. ATTORI ROBERT DE NIRO Che dire di De Niro (1943), che nella sua incredibile carriera è stato interprete per Scorsese di tre film importantissimi come Mean Streats (1973), Taxi Driver (1976), Toro scatenato (1980), per Cimino di Il cacciatore (1978), per Sergio Leone di C'era una volta in America (1983) e per Giovanni Veronisi di Manuale d'amore 3 (2011) ... JACK NICHOLSON (1937, New York). Qui Nicholson è reduce dal film di Forman che lo rese famoso, ma anche da Professione: reporter di Antonioni. Nel 1980 Nicholson sarà protagonista di Shining di Stanley Kubrick JEANNE MOREAU In questa sua rarissima apparizione hollywoodianaInterpreta magnificamente il personaggio di diva viziata, vanitosa e prossima al declino. La prima scena che ha con De Niro è davvero magnifica. TONY CURTIS (1925-2010) è il divo viziato che affianca Jeanne Moreau: un ruolo autoironico per un attore che d'ironia ne aveva da vendere, visto che è rimasto nella storia per il suo ruolo en travesti in A qualcuno piace caldo (1959) di Billy Wilder.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Mashrome Film Fest IV Edizione
Si svolgerà presso l’Isola Tiberina di Roma la quarta edizione del Mashrome Film Fest: dal 3 al 5 luglio l’Isola del Cinema, nello Spazio Luce e nella sala... Leggere il seguito
Da Af68
CINEMA, CULTURA -
Accidental love
Regia: Stephen Greene (David O. Russell)Origine: USAAnno: 2015Durata: 100'La trama (con parole mie): Alice, giovane cameriera di una cittadina dell'Indiana... Leggere il seguito
Da Misterjamesford
CINEMA, CULTURA -
New Land Couture si ispira alle grandi dive tormentate del cinema d'autore...
Cinema e Moda. Da sempre gli stilisti trovano fonte di ispirazione per le loro collezioni nelle grandi attrici di Hollywood e della Dolce Vita, dal sex symbol... Leggere il seguito
Da Sofasophia
CULTURA -
“La ferocia” – Nicola Lagioia
Dopo Occidente per principianti e Riportando tutto a casa, Nicola Lagioia torna a raccontare una Puglia lontana dai clichè, scegliendo atmosfere livide e toni d... Leggere il seguito
Da Temperamente
CULTURA -
[Anteprime Piemme] Younger - La ragazza di Orchard street
Pagine: 280 Prezzo: 16,90€Editore: PiemmeUscita: 7 Luglio 2015A volte nella vita basta dire… sì. Così, quando Alice capisce che non ne può più di fare la... Leggere il seguito
Da Lafenicebook
CULTURA, LIBRI -
Books to Movies: News da Hollywood #12
Books to Movies Alcune news circa le prossime produzioni di Hollywood Ritorna News da Hollywood! Completato lo script per La sedia d'argento, quarto libro... Leggere il seguito
Da Susi
CULTURA, LIBRI