Flamini: “Renzi vuole distruggere anche la scuola pubblica”

Creato il 03 settembre 2014 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria
Le linee guida sulla scuola annunciate da Renzi sono ancora una volta una presa in giro. Intanto per quanto riguarda l’assunzione dei precari siamo di fronte ad un atto dovuto, non ad una scelta politica. Proprio grazie ai precari le scuole hanno funzionato negli ultimi anni, anni caratterizzati dai tagli della Moratti e della Gelmini. Inoltre, come noto, la stessa Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia proprio per la reiterazione illegittima dei contratti a termine nei confronti dei lavoratori della scuola. Peccato però che il più volte annunciato Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto mettere nero su bianco le note del pifferaio per il momento è semplicemente saltato. Servono infatti 4miliardi di euro e Renzi non sa come dirlo a Padoan. Comunque l’intenzione di assumere i precari resta il punto sicuramente positivo delle linee guida. Tutto il resto è iinvece se possibile peggio di prima. Renzi propone in sintesi di attribuire ai dirigenti scolastici una sorta di potere assoluto mediante l’assunzione diretta (e conseguenti licenziamenti) di docenti ed Ata e di aprire la scuola pubblica ai finanziamenti privati aumentando quelli pubblici alle scuole paritarie. Siamo di fronte alla distruzione denitiva della scuola pubblica e di Stato in un’ottica aziendalistica e di classe. Nella scuola la lotta è già partita. Noi siamo con gli studenti, i precari, i genitori, gli insegnanti, le organizzazioni sindacali, le associazioni studentesche che intendono contrastare queste misure. Di più. Tutta la sinistra può e deve sostenere le mobilitazioni.

Enrico Flamini – Segretario Provinciale Prc Perugia



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