Al suono della prima campanella del primo giorno di scuola gli studenti organizzeranno flash mob davanti alle scuole di numerose città della penisola: lo annuncia oggi la Rete degli studenti.
L’azione insolita in questo caso sarà un casco giallo in testa, per proteggersi “dalle macerie causate da Gelmini e Tremonti”, “Partiremo con una protesta – affermano – che non darà respiro al ministro Gelmini e alla sua opera distruttiva. Il 13 settembre cominceremo a ricostruire quello che le forbici della Gelmini hanno distrutto: saremo davanti alle nostre scuole con dei caschetti gialli da lavoro, per proteggerci la testa dalle macerie che la Gelmini e Tremonti hanno causato e daremo inizio alla nostra ricostruzione”.
Per “flash mob” si indica un gruppo di persone che si riunisce all’improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un’azione insolita generalmente per un breve periodo di tempo per poi successivamente disperdersi. “Non si può considerare la scuola un’azienda in dissesto economico, i saperi un capitolo di bilancio sul quale risparmiare, le nostre vite uno spreco di denaro” protestano gli studenti, che annunciano di voler essere loro, insieme a tutte le componenti della scuola, a “ricostruire pezzo su pezzo le nostre scuole”.
Oggi, quindi, si comincia con le scuole di Venezia (liceo Foscarini), Torino (via Bligny e corso Dante), Roma (liceo Tasso e liceo Montessori), Frosinone (liceo classico Turriziani) Perugia (piazzale Anna Frank), Grosseto (istituto agrario Leopoldo II di Lorena). per poi proseguire a Bologna il 14 (istituto tecnico Aldini), a Palermo il 15 (Vittorio Emanuele III), il 16 a Caltanissetta e il 25 a Lentini. Nel pomeriggio di domani, infine, gli studenti saranno davanti al Ministero della pubblica istruzione a Roma, per continuare la protesta “fino a una grande mobilitazione studentesca in ottobre”.