Flickering Lights, la storia di quattro disadattati

di Virgilia Bertolotto - 31 luglio 2014

Flickering Lights (Blinkende lygter)

Genere: Commedia/Azione
Regia: Anders Thomas Jensen
Cast: Mads Mikkelsen, Søren Pilmark, Ulrich Thomsen, Nikolaj Lie Kaas, Sofie Gråbøl, Iben Hjejle
2000
110 min

Di Virgilia Bertolotto. Quattro criminali rubano quattro milioni di corone ad un gangster, ma cercando di fuggire a Barcellona rimangono bloccati nella campagna danese, in una vecchia casa mezza distrutta. Per non destare sospetti, iniziano a ristrutturarla dicendo ai vicini di voler aprire un ristorante.

L’umorismo un po’ macabro, tipico dei film di Anders Thomas Jensen, si esplica anche in questo suo primo lungometraggio

da regista, che già manifesta una certa maturità stilistica. La storia è costellata da avvenimenti quasi bizzarri e persino il pestaggio di un uomo che ha consegnato il carico sbagliato di sigarette, finisce per strappare una risata perché questi quattro personaggi sono in fondo caricature di malavitosi, sono degli uomini che semplicemente devono trovare il loro posto nel mondo: Torkild (Søren Pilmark), il capobanda, sembra il più equilibrato, ma ha spesso scatti d’ira; Arne (Mads Mikkelsen) vorrebbe sempre sparare e a un certo punto trova una valvola di sfogo nella caccia; Peter (Ulrich Thomsen) è un tossicodipendente e Stefan (Nikolaj Lie Kaas), quello che sembra essere più fuori posto di tutti, mangia sempre, anche durante la rapina al boss.

La loro inadeguatezza rispetto ad una vita normale viene in qualche modo spiegata grazie ai quattro flashback, uno per

protagonista, che raccontano un avvenimento importante della loro vita avvenuto in gioventù: i quattro momenti evidenziano come la giovinezza dei quattro non sia stata affatto facile, ma non nel classico modo, perché ciò che gli è capitato rasenta quasi la follia. I flash back hanno delle similitudini visive, in ognuno è infatti presente una finestra circolare con una croce, forse un simbolo della loro condizione di “prigionieri” delle regole assurde impartite dai genitori. E compare anche un melo che, come nel successivo Le mele di Adamo (Adams æbler, 2005), assume un significato particolare nel flashback di Torkild: se nell’altro film rappresentava un briciolo di speranza e umanità, qui porta addirittura alla morte.

Il titolo potrebbe derivare da una poesia di Emily Dickinson, Flickering Lanterns, o da una raccolta di poesie della scrittrice danese Tove Ditlevsen, intitolata proprio Blinkende lygter. Il film ha vinto due Robert Award in Danimarca: Audience Award e Best Cinematography.

★★★

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