Il consumo di tv in Europa è cresciuto di 15 minuti al giorno in 10 anni, dal 2003 al 2013, anche se negli ultimi cinque anni si è sostanzialmente stabilizzato intorno alle tre ore è 50 minuti. E sta cambiando velocemente la domanda, con una crescita esponenziale nei cinque più grandi paesi eruopei dell'on demand, cioè la fruizione dei programmi su richiesta, rispetto a quella lineare, con un palinsesto prestabilito: nel 2005 218 minuti al giorno erano dedicati alla tv lineare contro soli 30 secondi per quella on demand, nel 2020 48 minuti saranno dedicati all'on demand contro i 225 all'offerta lineare.
È quanto emerge dalla ricerca 'Pubblic Service Media & New Media: a view accross Ebu membership', presentata al Prix Italia, in un convegno al quale, oltre al presidente Rai, Anna Maria Tarantola, erano presenti il presidente di France Televisions, Remy Pflimlin, e il dg di Ctv Repubblica Ceca, Petr Dvorak. Dalla ricerca, illustrata da Roberto Suarez Candel dell'European Broadcaster Union, emerge anche che nel 2020 i device (tra decoder per digitale e pay tv satellitare, smart tv, tablet e smartphone) connessi in Europa saranno circa due miliardi, più di otto in ogni casa collegata alla banda larga.
L'indagine evidenzia anche la sempre maggiore pervasività di applicazioni che per la stragrande maggioranza (9 su 10) offrono un serivzio gratuito e per i tre quarti non hanno pubblicità. Anche la diffusione di YouTube cresce e 43 organizzazioni di servizio pubblico in Europa hanno un'offerta su Youtube: il 93% mettendo a disposizione solo brevi clip, il 58% programmi completi, il 49% contenuti originali.