Ad esempio, gli slider metallici del player musicale e altri elementi grafici dell’interfaccia letteralmente seguono gli spostamenti dell’utente: i giochi di ombre e luce si modificano a seconda di come l’utilizzatore stia impugnando il proprio iPhone, aumentando e diminuendo l’intensità per riprodurre – seppur in modo virtuale – la luminosità naturale dell’ambiente in cui ci si trova.
Per rendere possibile questo effetto grafico, pare che Apple ricorra al giroscopo, al sensore di luce e a un’analisi dello spazio su 3 assi. Il giroscopio è naturalmente in grado di comprendere l’inclinazione del device, il sensore la quantità di ombre da aggiungere sulle icone abilitate e l’analisi 3D, infine, cerca di riprodurre al meglio la prospettiva dell’utente. Il risultato è decisamente piacevole e poco invasivo, anche se non è ancora dato sapere quale impatto abbia sul processore e, naturalmente, sulla batteria.
Di seguito il video, decisamente più autoevidente della spiegazione scritta. La qualità non è delle migliori, si prega quindi di prestare particolare attenzione al pulsante tondo metallico visualizzato a schermo, proprio al di sotto dei controlli di riproduzione.
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