Il juke box è pronto con tutti i 45 giri classici, da “Tu scendi dalle stelle” cantata dal Piccolo Coro dell’Antoniano a “White Christmas” di Bing Crosby, passando per l’accopiatta pacifista John Lennon/Yoko Ono e gli Wham.
Sull’albero brillano quasi mille piccoli led, per la gioia dell’Enel, e anche quest’anno ho resistito alla fortissima tentazione di dare una sferzata di modernità al presepe mettendo due San Giuseppe nella capanna.
Stasera abituale processione verso il cinema di quartiere per vedere l’ultima fatica di Christian De Sica e Neri Parenti; poi, in attesa del pranzo con gli altri, di neri parenti, brindisi di mezzanotte tra amici a base di spumante, fetta di panettone e tazza di cioccolata calda.
Infine, lotta con gli occhi che si chiudono vinti dal sonno, nel vano tentativo di rimanere sveglio per riuscire finalmente a vederlo, il caro vecchietto con la slitta.
Una volta all’anno non c’è niente di più trasgressivo e folle di essere tradizionali fino al midollo. E, per farlo, Natale è sempre l’occasione migliore.
Auguri a tutti per delle folli, classicissime Feste!