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Fondo Pagina (16/1-22/1)

Creato il 22 gennaio 2011 da Olineg

Notizie, notiziole e notiziacce che potrebbero esservi sfuggite:

Fondo Pagina (16/1-22/1)
16 Gennaio 2011: Spetta alla Frayser High School di Memphis, Tennessee, il primato di nascite tra minorenni, ben il 26% delle ragazze iscritte a scuola è, o è stata, incinta. Le gravidanze delle teen ager sono un fenomeno assai diffuso negli Stati Uniti, come testimoniato da una trasmissione di Mtv: “16 and Pregnant”. Ad ogni modo la tendenza nazionale sembra in calo rispetto agli anni precedenti, e soprattutto rispetto al 2007, anno record delle baby mamme e dell’uscita di un (incantevole) film sul tema: “Juno”, vincitore di vari premi per la sceneggiatura (Oscar e Bafta su tutti).

17 Gennaio 2011: “Tanto Hu riapre, prima o poi”, non suona bene la variante di questo famoso verso di Ligabue, ma la realtà non segue la metrica: nel 2010 a Milano il nome Hu è il più diffuso tra i proprietari di bar, Maria tiene ancora testa nella classifica generale dei commercianti, ma a separare il binomio da presepe ci pensa Mohamed, che si porta al secondo posto scalzando Giuseppe al terzo. I dati sono stati presentati alla 97ma Giornata Mondiale delle Migrazioni.

18 Gennaio 2011: ad un anno dal tremendo terremoto ad Haiti le associazioni animaliste annunciano un piccolo miracolo: 50 mila esemplari salvati (soprattutto cani, gatti, capre, asini e cavalli) contro i 14 mila che si erano prefissati. Meglio che con gli uomini, ma c’è da sottolineare come tra gli animali non vi sia stata un’epidemia paragonabile a quella di colera che ha straziato ulteriormente questo disperato popolo caraibico.

19 Gennaio 2011: Piccioni viaggiatori per recapitare droga ai reclusi in carcere, è la scoperta che hanno fatto le guardie penitenziarie del carcere di Bucaramanga, in Colombia, dopo aver trovato un volatile nei pressi delle mura dell’istituto, troppo appesantito dal carico per prendere il volo.

Si chiama “Arca del Diavolo”, non è il nome di un gruppo death metal e nemmeno l’ultimo horror in 3d, è il nome di un progetto che intende salvare il diavolo della Tasmania, il marsupiale autoctono dell’isola oceanica minacciato da una malattia infettiva, il progetto consiste nel “traghettare” alcune coppie dell’animale nella vicina Australia. Generalmente gli zoologi sono contrari all””esportazione” di animali in un ecosistema in cui la specie non sia già presente, ma in questo caso si tratta di extrema ratio per evitare al diavolo un destino già toccato a un’altra specie tipica dell’isola, la Tigre della Tasmania, ovvero l’estinzione.

20 Gennaio 2011: prove di futuro per la Volvo con il progetto Sartre, che non è un omaggio allo scrittore francese, ma l’acronimo di Safe Road Trains for the Environment”; in sintesi un sistema computerizzato imiterebbe il comportamento della macchina davanti, seguita via satellite, mantenendo sempre la distanza di sicurezza, accelerando, frenando e svoltando quando lo fa anche la macchina di riferimento, permettendo al guidatore-non-guidatore di leggere o schiacciare un pisolino. Il sistema è pensato per i viaggi in autostrada, ma viene spontaneo pensare che tornerà molto utile nei pedinamenti!

21 Gennaio 2011: Balestrate (Pa), la ditta che aveva vinto l’appalto per la demolizione della casa del boss di cosanostra Luigi Mutari si è ritirata adottando delle giustificazioni che sono apparse a tutti sospette, non è il primo caso di questo tipo, già a Partinico una ditta che avrebbe dovuto abbattere le stalle dei Vitale, si era ritirata all’ultimo momento. La novità è che i ragazzi del Fronte Antimafia si sono detti pronti ad abbattere loro l’edificio se nessuno lo farà, gratis e con mezzi di fortuna.

22 Gennaio 2011: se l’Italia prova a liberarsi delle buste di plastica, per qualcuno sono uno status symbol, nello specifico per il Milvus Migrans, ovvero il nibbio bruno. Uno studio spagnolo pubblicato da “Science Magazine”, ha spiegato come le buste di plastica adornino i nidi dei nibbi più forti (nella foto), mentre i nidi degli esemplari più deboli o più giovani presentano solo qualche traccia di plastica, altra curiosità riguarda il colore delle buste, rigorosamente bianco.




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