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–foodblogger day- ricetta n.1 Picola ad caval

Da Katia

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Come vi avevo promesso ecco la prima delle tre ricette che ho cucinato per il foodblogger day a Bologna dalle Sorelle in pentola.

Ci avevano chiesto di portare un piatto tipico della nostra terra e, non potendo portare  i classici “pisarei e faso” per motivi logistici quali gli spostamenti con vari mezzi per arrivare a destinazione, ho deciso di cucinare la “Picola di cavallo con la polenta”

Ricetta tradizionale e semplicissima oltre che veloce da preparare, di sicuro effetto e dal gusto per niente scontato.

Ingredienti per 4 persone:

- 500 g di carne di cavallo macinata una volta sola non troppo magra se no rimane troppo asciutta.
- mezza carota
- mezza gamba di sedano
- mezza cipolla  le verdure devono essere in proporzioni uguali regolatevi per la grandezza.
- olio q.b. per soffriggere le verdure
- concentrato di pomodoro (io qui vado a occhio finché non vedo che arriva ad un bel colore arancione intenso)
- una foglia di alloro

Preparazione:
in un tegame basso e largo (io preferisco antiaderente) metti l'olio e le verdure tritate finemente con il mixer (io son noiosa e le trito separatamente e poi le unisco una a una iniziando dalla carota, poi con il sedano e per ultima la cipolla, ma se siete di corsa va bene anche tutte insieme!)
Fate soffriggere bene senza far colorire troppo, poi mettete la carne, fate  passare bene in modo che tutta cambi colore (non so se mi sono spiegata bene) e, quando tutta ha cambiato colore, mettete il concentrato di pomodoro, se serve mezzo bicchiere d'acqua (regolatevi  in base a quanto liquido rilascia la carne, ma non preoccupatevi se ne mettete troppa basta alzare un po’ la fiamma per farla evaporare!), aggiungete  la foglia di alloro e lasciate cuocere per massimo 20/25 minuti a fuoco medio.
In tutto ti serviranno circa 30 minuti non di più altrimenti si indurisce troppo la carne e diventa stopposa.

Questa ricetta abitualmente si serve accompagnata alla polenta (fresca, fritta o grigliata non importa!), ma è ottima anche gustata con una bella fetta di pane casereccio, magari anche due per fare la classica scarpetta.


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