foto Alice Arduino
La classifica è stata mossa, la prima vittoria è arrivata, l’ultima posizione è stata abbandonata; adesso ai Giaguari Torino non resta che confermare l’ottima prestazione di sabato scorso e raccogliere altri punti contro i Rhinos Milano. Domani sera alle 21 al Primo Nebiolo, i gialloneri ripartiranno per il girone di ritorno della regular season e di fronte troveranno gli avversari che all’esordio diedero loro il primo dispiacere della stagione. Al di là del valore dei Rhinos non fu una buona prestazione per i torinesi, intenzionati a prendersi una bella rivincita anche per riaprire il discorso playoff. “Dovremo imporre il nostro gioco” afferma senza esitazioni Luca Guidetti, “approcciare il match con la massima determinazione e cattiveria agonistica. Oltre alla vittoria dovremo cercare anche un buon margine, per ribaltare la differenza punti dell’andata e sopravanzarli in classifica”. Occhi puntati ovviamente sul quarterback americano TJ Pryor, forte nei lanci e nella corsa; ma finora la difesa è il reparto dei Giaguari che ha funzionato meglio e domani potrà contare sul linebacker Torrente, rientrante dall’infortunio, oltre che sugli ottimi Morelli e Marini.
Ci si attende una nuova prova di carattere dai due americani e dall’attacco, che contro i Lions Bergamo ha ritrovato il miglior Morelli. “La fase offensiva ha funzionato molto bene” spiega Luca, “Andrea ha lanciato benissimo, la linea ha fatto un gran lavoro, così come i ricevitori e i running back. Le tre settimane di pausa ci hanno permesso di lavorare e di prendere confidenza con i nostri schemi”. L’ultima uscita è stata molto positiva anche per Luca Guidetti, protagonista con otto punti (due field goal e due trasformazioni).
Quello del kicker è sicuramente un ruolo particolare nel football americano, ogni tanto “sottovalutato”, sicuramente molto raro, quasi unico. “Per realizzare un field goal bisogna lavorare di squadra per dare tempo a chi calcia” spiega il numero 45 giallonero, “e quest’ultimo deve eseguire molto velocemente un movimento preciso. La trasformazione assomiglia abbastanza a un rigore, sembra facile vista la breve distanza dai pali ma ogni tanto capita di sbagliare; c’è la pressione della difesa e parecchia tensione per il kicker”. Ci si allena “calciando”, ripetendo per ore lo stesso tiro, con o senza rincorsa, guardando o meno il pallone, spesso da soli, senza compagni.
Nato a San Remo nel 1993, Luca ha cominciato a giocare a football durante il quarto anno del liceo trascorso negli Stati Uniti, nello stato dell’Utah. Tornato in Italia giocò per una stagione con i Pirati di Savona, poi si trasferì a Bra per studiare scienze gastronomiche. A settembre del 2012 approdò ai Giaguari e può vantare anche esperienze in azzurro. “Il mio obiettivo è trovare continuità di rendimento sul buon livello di sabato scorso e riscattare un avvio di stagione così così” conclude, “per quanto riguarda il futuro più lontano, una volta presa la laurea credo che andrò all’estero; non so ancora dove ma spero davvero che sia un posto in cui si giochi a football”.