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Football Under 16, il sogno Daemons finisce alla Lunetta Gamberini (by Stefano Schwetz)

Creato il 28 novembre 2013 da Simo785

Football Under 16, il sogno Daemons finisce alla Lunetta Gamberini   (by Stefano Schwetz)

Torni su un campo che per te ha significato molto. E’ un po’ cambiato, come te del resto. Negli anni nessuno dei due è uguale a se stesso ma ci si riconosce. Lo stadio del football di Bologna, gli cambiassero nome 1000 volte, è stato, è e sarà la Lunetta Gamberini. Chi conosce il football sa che è come dire San Siro o Wembley, quello che per la lirica è  il Regio di Parma. La Lunetta adesso ha una tribuna in meno e tanta erba, come ai miei tempi da giocatore solo d’estate. Ma mi sento ancora a casa, tanti amici hanno cambiato ruolo ma sono ancora sopra o attorno al campo, a prendersi cura della squadra: chi allena, chi dirige, chi scrive e fa foto e butta là qualche consiglio. Si entra in campo, il riscaldamento, gli arbitri, il lancio della monetina, e poi corse, lanci, blocchi e placcaggi.

Football Under 16, il sogno Daemons finisce alla Lunetta Gamberini   (by Stefano Schwetz)

Ragazzi tra i 14 (quasi, alcuni) e i 16 anni (compiuti da poco) si danno da fare come sanno, come gli è stato insegnato. Nessun risparmio, tanta tensione, errori, durezza. Correttezza però soprattutto, gli arbitri non intervengono quasi. La partita prende una brutta piega per i Daemons fin dalle prime battute, le corse laterali dei Warriors sono piuttosto efficaci, i lanci funzionano ogni tanto, il pallone bagnato non aiuta. A sfavore della compagine ospite anche il roster corto, nonostante il rientro del Qb titolare Brambilla, non completamente recuperato e in difetto di armonia con i ricevitori, dopo due turni di stop. Lentamente, centimetro dopo centimetro, Bologna prende possesso del campo e della partita, Cernusco pur lottando al massimo cede terreno e vede avvicinarsi la sconfitta. Ben diverso l’andamento dalla partita di andata, dove la squadra di Cernusco ha strapazzato i Felsinei per tutto l’incontro. Cambi di possesso vari, ma il risultato è abbastanza chiaro già all’intervallo. I guerrieri bolognesi hanno la strada spianata verso la vittoria di giornata e l’accesso ai playoff.

E’ il football signori, direbbe Al Pacino/Joe D’amato.

Football Under 16, il sogno Daemons finisce alla Lunetta Gamberini   (by Stefano Schwetz)

Nel secondo tempo Cernusco decide di interpretare diversamente la partita, senza più niente da perdere, ed i piccoli demoni macinano yard segnando due TD nell’ultimo quarto.

Il football di questi ragazzi non sarà la massima espressione tecnica possibile, non lo si pretende. La loro interpretazione dei concetti base del football invece ha del sublime. Differenze di uno o anche due anni ti fanno assistere alla mission impossible di un ragazzo che pesa 45 chili contro difensori pesanti anche più del doppio, esaltante e commovente la determinazione, e la voglia di non regalare niente. Si gioca e basta, senza scuse o lamentele. E la preparazione dei giocatori – forse anche la gomma con cui sono fatti questi ragazzi – fa sì che gli impatti piuttosto rumorosi e spettacolari siano quasi senza conseguenze. Un demonietto, uno dei più grossi in campo tra l’altro, rientrerà alla base con una distorsione alla caviglia.

Finita la partita, i ragazzi si abbracciano, maglie blu e bianche si mescolano. La tensione si stempera, i ragazzi festeggiano il termine di una stagione che comunque è stata divertente e li ha resi più esperti. Peccato ora dover aspettare un po’ di tempo per rivederli in campo. Ma è il momento di tornare un po’ bambini e tuffarsi in una pozza di fango.

Passato e presente – sul futuro non proferisco verbo, troppo difficile – fanno parte di un continuum le cui trame a volte riservano sorprese di ogni genere. Si dice che viaggiando alla velocità della luce si riesca a spostarsi avanti o indietro nel tempo. Non lo so, però rivedere alla Lunetta Gamberini di Bologna un ragazzino che mi somiglia un po’, porta il mio cognome ed esce a ricevere palloni e botte indossando la maglia numero 83, il mio primo numero, è la cosa più vicina ad un viaggio nel tempo. Un viaggio che ti fa pensare alla magia dello sport, mentre magari un velo ti annebbia un po’ la vista e un sorriso ti increspa le labbra e accentua le rughe intorno agli occhi.

E’ il football signori, è la vita


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