Magazine Diario personale

Forever young?

Creato il 20 ottobre 2011 da Nonchiamatemiborgia @nonsonoBorgia
Martedì sera, tre ragazze davanti ad un aperitivo. Io, L. e S. ci siamo ritrovate: dopo tanto tempo abbiamo trovato un attimo per noi, per aggiornarci. Fra i vari casini della vita quotidiana e gli impegni che riempiono le nostre routine, abbiamo ritagliato uno spazio solo per noi.Dopo un lungo aperitivo a base di breaking news e notizie flash sulle nostre esistenze interrotte, ci siamo finalmente spostate in pizzeria. Io ho preso la solita pizza con tutti gli ingredienti esistenti al mondo, L. ha ordinato una leggera Estate e S., come al solito, ha scelto una pizza togliendo uno degli ingredienti fondamentali, la mozzarella (ma come si fa?! È come prendere un cono senza la pallina di gelato...).Eravamo lì, a ingurgitare pizza e a parlare di tutto: ma sai che si sposano? Ma sai che ha avuto un figlio? Ma sai che si è trasferito a vivere con la sua ragazza? Improvvisamente ci siamo rese conto che i nostri coetanei, i nostri compagni di classe, i nostri amici hanno iniziato a diventare grandi, a fare delle scelte che li fa istantaneamente entrare nel famoso mondo degli adulti. Ci siamo accorte che mentre tutti, anzi no, molti di noi vanno avanti, noi siamo rimaste leggermente fossilizzate alla nostra spensieratezza. Sì, le preoccupazioni ci sono: l'idea di trovare un lavoro e di uscire definitivamente fuori casa inizia a frullare nelle nostre teste, ma siamo ancora quelle che escono il venerdì sera a festeggiare senza alcun motivo. Siamo ancora quelle che parlano in maniera spensierata di ragazzi. Ci siamo chieste se magari siamo noi quelle anomale, che non vogliono presentarsi all'appuntamento con l'età adulta.Da una parte può destare malinconia guardare ai nostri 17 anni, quando si marinava la scuola e i ragazzi erano degli amici speciali; e il nostro principale dubbio è stato che siamo rimaste ferme al tempo delle mele.
Ma poi succede qualcosa: una nascita, un lutto, una generale presa di coscienza di quello che siamo e di cosa vogliamo. E tutto diventa improvvisamente più reale. Ti rendi conto che i tuoi 17 anni sono andati e che anche tu, a modo tuo, stai crescendo. Non è necessario mettere in cantiere una famiglia o prendere casa per diventare grandi.I dubbi di martedì sera si sono dissipati così, in un giovedì di pioggia, triste e amaro. E quello che si può fare, adesso, è far tesoro di quegli splendidi ricordi e andar avanti, seguendo il tuo personale percorso.

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