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Forfait di Ryan Gosling. E’ Robert Redford il re della giornata

Creato il 22 maggio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Forfait di Ryan Gosling. E’ Robert Redford il re della giornata

Forfait di Ryan Gosling. E’ Robert Redford il re della giornata

Sono impegnato sul set, sto girando un film. Doveva essere il giorno di Ryan Gosling, e invece così non è stato. Con queste poche parole, il divo americano del momento ha giustificato la sua assenza non preventivata al Festival di Cannes, dove avrebbe dovuto accompagnare Only God Forgives, l’ultimo film del danese Nicolas Winding Refn. Il regista e l’attore americano avevano già sorpreso Cannes due anni fa con Drive e la pellicola in concorso quest’anno, che segna il loro immediato ritorno alla collaborazione, era attesissima da mesi. Ma Only God Forgives ha rappresentato purtroppo la prima vera cocente delusione del festival: un incomprensibile e immotivato esercizio di stile, che vede Gosling e la madre Kristin Scott Thomas protagonisti di una storia di vendetta iperviolenta ambientata in Giappone. Alcuni cinefili incalliti ci hanno visto l’ennesimo capolavoro, ma sono in netta minoranza. In sala, alla proiezione per la stampa, i loro sparuti applausi sono stati sovrastati da sonori fischi. Non sarà sul red carpet, ma Gosling almeno si è evitato la fatica di difendere il film.

Completamente opposta la reazione agli altri due film presentati quest’oggi. In concorso è passato Grisgris del sempre convincente Mahamat-Saleh Haroun, poco noto al pubblico ma molto apprezzato dagli assidui frequentatori festivalieri. Haroun infatti ha già vinto negli ultimi anni un Premio della Giuria a Venezia con Daratt e due anni fa si aggiudicò proprio a Cannes lo stesso premio con Un homme qui crie. Questa volta il regista del Ciad ha sorpreso tutti con il racconto commovente di un ballerino disabile, del suo amore per una prostituta e della ricerca del denaro per curare il padre. Fantastici i balli del protagonista Souleymane Deme. Ha studiato le coreografie per mesi – racconta Haroun. A lui ho chiesto di trasmettere le emozioni attraverso il ballo e così ha fatto. E’ uno che parla poco, sia nella finzione che nella realtà, gli piace esprimersi con il corpo.

Impressionante e molto fisica,quindi, la perfomance di Deme, così come quella in All Is Lost di una star immortale: Robert Redford. L’attore americano, diretto da J.C. Chandor (già regista dell’apprezzato Margin Call) è l’unico interprete del film, in pieno oceano da solo su una barca e poi su un gommone di salvataggio, a combattere le intemperie della natura. Il film, presentato fuori concorso, non presenta alcun dialogo e Redford lo regge in completa solitudine dall’inizio alla fine. Settantasei anni e non dimostrarli affatto.

di Antonio Valerio Spera

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