WASHINGTON – Formaggi e carne tra i 50 e i 65 anni fanno male come il fumo. L’allarme arriva da uno studio dell’italiano Valter Longo dell’Università di Davis.
Dopo la mezza età eccedere con le proteine animali aumenta di quattro volte, come la sigaretta, il rischio di ammalarsi di cancro rispetto a chi ha un’alimentazione più equilibrata e ricca di frutta e verdura.
La causa sta bel fatto che le proteine animali aumentano un fattore di crescita, IFG-1, legato a molte malattie. Superati i 65 anni, però, è consigliabile mangiare qualche proteina in più, precisa Longo, perché a quell’età IFG-1 diminuisce e si comincia a perdere peso e ad essere più deboli.
Una dieta ad alto contenuto proteico prevede di assumere dalle proteine il 20% dell’introito calorico giornaliero: il che significa, per un adulto di 60 chili, mangiare 150 grammi di carne rossa e 100 grammi di mozzarella al giorno. Una dieta a basso contenuto proteico corrisponde a assumere meno del 10% delle calorie giornaliere da proteine.
Chi segue una dieta troppo ricca di proteine animali ha un rischio di morte dovuta a cause diverse del 74% più alto rispetto a chi mangia meno carne e formaggi. Il rischio di morire per cancro è del 353% in più, ovvero il pericolo di ammalarsi è più che quadruplicato rispetto a chi assume meno proteine.
L’ideale per un adulto di 60 chili sarebbe di mangiare 100 gr di salmone e 200 gr di ceci al giorno: pesce e legumi, infatti, sono fonti di proteine più salutari.