Il più antico reperto ritrovato che testimoni la produzione del formaggio risale ai Sumeri, in Mesopotamia nel III millennio A.C. Altri documenti risalenti alla stessa epoca testimoniano la conoscenza dei metodi di lavorazione e produzione del formaggio si possono trovare anche in Egitto. Per la diffusione del formaggio anche in Italia dovremo aspettare il 1500 A.C. che poi darà origine a famosi formaggi Italiani come il gorgonzola, nato presumibilmente in un comune di Milano.
L’arte di produrre formaggio è andata sempre più migliorando e affermandosi fra gli antichi Greci e gli antichi Romani. Nel Medioevo vi fu inizialmente un’involuzione, poiché solo nei monasteri era possibile conservare la tradizione latina, ma nel periodo più tardo i formaggi cominciarono ad essere apprezzati e a comparire sulle tavole nobiliari. Un trattato sulle qualità nutritive del prodotto fu redatto dal medico ed accademico vercellese Pantaleone da Confienza nella sua Summa Lacticinorum nella seconda metà del 400.
Ingredienti per 4 persone:
4 tomini stagionati,
un mazzetto di timo,
un cucchiaio di semi di coriandolo,
un cucchiaio di semi di finocchio,
un limone non trattato con le foglie,
un pizzico di peperoncino,
olio extravergine di oliva 2 dl.
Procedimento:
Pestate grossolanamente in un mortaio i semi di finocchio e quelli di coriandolo. Lavate il limone, asciugatelo e prelevatene metà della scorza.
Sistemate i tomini in una terrina che li contenga a misura, unite le scorze di limone, le spezie pestate, il peperoncino, due o tre rametti di timo e una foglia di limone ben lavata. Coprite a filo con l’olio e fate insaporire per almeno mezza giornata.
Scaldate una piastra per la cottura alla griglia. Quando è pronta cuocetevi i tomini pochi secondi per lato in modo che inizino appena a sciogliersi. Serviteli subito su foglie di limone (in alternativa vanno vene anche foglie di lattuga che aromatizzano di meno ma garantiscono lo stesso effetto coreografico) con un cucchiaino d’olio della marinata.