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Formigoni accusato di corruzione e associazione a delinquere, due interventi profetici di Su La Testa – L’Altra Lombardia

Creato il 16 febbraio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Giorgio Riboldi, con Su La Testa – L’Altra Lombardia, è rimasto fuori dai giochi elettorali. Si è opposto anche a Voto etico a sinistra con Ambrosoli scegliendo una linea d’opposizione più radicale.

Resta il fatto, al di là degli accordi fatti e mancati, che due interventi di Giorgio Riboldi, che qui riporto, sono stati profetici. I guai della giunta Formigoni e i suoi discutibilissimi provvedimenti sono stati segnalati per tempo.

Non va dimenticata neanche l’azione dei consiglieri regionali d’opposizione. Su La Testa – L’Altra Lombardia è comunque è un punto di riferimento da non trascurare, basta leggere quanto scrito da Riboldi già mesi fa. E ora il presidente uscente Roberto Forigoni è accusato di associazione a delinquere e corruzione. Questo Formigoni sostiene semplicemente di essere del tutto innocente: intanto però si è candidato per il Senato, dove la Lega ha collaborato molto volentieri persino con Dell’Utri, condannato in Cassazione per concorso esterno in associazione mafiosa, con alcuni dettagli non sostanziali che richiedo la ripetizione del processo in Corte d’Assise.

Ecco il testo di Giorgio Riboldi

 

Le mani di Formigoni e “Compagnia” sulla Regione

La nuova giunta Formigoni si presenta peggio della precedente
La prima deliberazione della nuova giunta è vergognosa
Apparentemente tutto è cambiato, perché tutto rimanga come prima
Si è trattato di un’operazione buffonesca condotta da politicanti indagati e
screditati .
La nuova rubrica “Il bestiario di Formigoni”

Perché diciamo che uno dei primi atti di questa giunta di destra, la Delibera
n. IX/4184 del 22.10.2012 avente per oggetto ‘VI provvedimento organizzativo
2012’, è vergognoso?
Per i seguenti documentati motivi:
1. Si afferma la volontà di diminuire gli organici e il numero di dirigenti
sentite le Organizzazioni Sindacali. NON E’ VERO. Le organizzazioni sindacali e
le RSU non sono state né sentite né consultate. Troviamo molto grave e
singolare che il primo atto della nuova giunta sia quello di attaccare il
livello occupazionale. Facciamo presente che negli ultimi dieci anni l’organico
della Regione è già diminuito di oltre 2000 unità.
2. Sono previste per i componenti delle segreterie politiche retribuzioni
spropositate rispetto alle retribuzioni medie dei funzionari regionali.
Infatti:
a. Per i responsabili delle segreterie politiche è prevista una retribuzione
corrispondente alla categoria dirigenziale C3 (la più alta)
b. Per il responsabile della segreteria del presidente la retribuzione della
categoria C3 dirigenziale è aumentata del 50%
c. Per i semplici collaboratori delle segreterie è prevista una retribuzione
fino alla categoria economica D6 che è la massima categoria per i funzionari.
Da notare che molti funzionari laureati e professionalmente esperti non
raggiungono neppure a fine carriera questo livello economico
3. E’ una iattura avere confermato ancora Sanese alla Segretaria generale.
Attorno a lui si è costruito un consolidato sistema di potere costituito da
dirigenti, quadri e funzionari prevalentemente fedeli al servizio delle
politiche e degli interessi di Comunione e Liberazione , della Compagnia delle
Opere e del Pdl. Sanese ha instaurato in questi anni una sorta di paternalismo
aziendalista ed autoritario che neppure in aziende private è più in vigore.
Scalzare questo sistema di potere è un obbligo prima di tutto dei cittadini e
di qualche parte della politica che ne abbia la volontà.
Non si è avuto nemmeno la decenza di cambiare il responsabile del personale ed
altri dirigenti molto discussi in quanto facenti parte dello ‘stock’ di 31
dirigenti entrati in Regione con un concorso dichiarato nullo ed attualmente
oggetto di un esposto alla Magistratura.
Infine è stata riconfermata tutta la dirigenza uscente.
Ecco chi sono alcuni ‘tecnici’ nominati da Formigoni, alcuni con evidenti
conflitti di interessi e altri con cumuli di incarichi.
GIOVANNI BOZZETTI assessore al Commercio, Turismo e Servizi. Al momento della
sua nomina è vicepresidente di Difesa Servizi S.p.A. , società formalmente
costituita con legge 23 dicembre 2009, interamente di proprietà del ministero
della Difesa che gestisce i beni, l’immagine, le attività e – non ultimo – gli
acquisti delle Forze armate per un totale di quattro miliardi di uscite a cui
va aggiunta la capacità di spesa dovuta alle entrate. La società, le cui quote
sono interamente in mano al ministero , è stata fortemente voluta dall’allora
ministro La Russa (di cui Bozzetti è da sempre uno stretto collaboratore come
dichiara egli stesso sul suo sito). E’ amministrata dal consiglio di
amministrazione, composto da otto consiglieri scelti dal ministro che ha l’
ultima parola anche sulla nomina dei dirigenti. Tutte le spese della Difesa
sono un affare privato perché il consiglio di amministrazione è in grado di
operare con un consistente margine di discrezionalità e di autonomia e, in
particolare, senza alcun controllo da parte del Parlamento. Tra i compiti
principali di questa società la gestione del ricchissimo patrimonio
immobiliare. Il consiglio può ristrutturarlo o aprirci persino degli alberghi,
tranne venderlo, mentre i terreni del demanio militare sono disponibili per
nuove centrali energetiche “da fonti rinnovabili”. A norma di Statuto nessuno
dovrà dimettersi dalle poltrone già occupate.
GIUSEPPE ELIAS assessore all’agricoltura. E’ titolare di una azienda agricola
nel lodigiano ed è da dieci anni un convinto sostenitore degli OGM. Da un
intervista pubblicata su Terra e Vita del giugno 2008 “Qual è la sua risposta a
chi ritiene gli ogm dannosi per la salute o per l’ambiente? È una tesi
assolutamente infondata. Non esiste una ricerca seria che dimostri che gli ogm
siano dannosi per la salute o per l’ambiente. Al contrario, oltre dodici anni
di utilizzo dimostrano gli importanti benefici che derivano dalle colture
sviluppate grazie alle biotecnologie e comprovano, allo stesso tempo, che il
loro impiego è sicuro.”
ANDREA GILARDONI assessore a Infrastrutture e Mobilità. E’ presidente dell’
osservatorio dei COSTI DEL NON FARE che supporta l’attività dello sviluppo di
infrastrutture quali la Pedemontana, l’alta velocità Milano-Verona, il
termovalorizzatore di Rimini, la quarta corsia Milano-Bergamo, l’impianto a
carbone di Torrevaldaliga nord ecc…. Il Gilardoni ha anche scritto un libro sui
costi del mancato sviluppo del nucleare in Italia!

Ma la cosa più sorprendente è la riconferma di Giuseppe Grechi come delegato
del presidente per la Trasparenza. Tra i suoi compiti il coordinamento delle
attività di comitati, commissioni, organi che hanno a che fare con procedure
che riguardano lo smaltimento dei rifiuti, le autorizzazioni all’attività
estrattiva (cave) e le gare d’appalto. Dopo gli arresti di Nicoli Cristiani,
Locatelli e Rotondaro per corruzione e traffico di rifiuti illeciti , dopo il
sequestro della discarica di Brescia e di Montichiari per gestione dei rifiuti
in violazione alle prescrizioni di legge, è quanto meno di cattivo gusto l’aver
scelto di riconfermare questa persona ex presidente della Corte di Appello di
Milano. Il suo nome emerge nell’inchiesta romana sulla cosiddetta loggia
segreta P3 per le ‘disinvolte’ telefonate con Pasqualino Lombardi giudice
tributarista e con Arcangelo Martino entrambi finiti in carcere nel 2010,
insieme all’ex piduista Flavio Carboni, che secondo la tesi della Procura di
Roma erano componenti di una loggia segreta che pilotava le nomine dei
Magistrati. Grechi non è coinvolto, ma la sua figura non esce bene da questa
storia. Anche perché la presunta P3 aveva puntato sulla nomina di Marra alla
successione di Grechi alla presidenza della Corte di Appello di Milano, che
viene nominato presidente e poi si dimette a seguito del coinvolgimento nell’
inchiesta P3. E’ lo stesso Marra che riammette la lista Formigoni alle elezioni
regionali 2010 nonostante le oltre 600 firme false.
Inauguriamo la nuova rubrica “Il bestiario di Formigoni” . Cercheremo di
monitorare tutte le dichiarazioni che d’ora in poi Formigoni farà sul “buon
governo della Regione Lombardia”

Bestiario n. 1
Non si ferma la sfacciataggine di Formigoni, come si suol dire ‘non tiene
vergona’. Ieri ha dichiarato al convegno dell’Agenzia di ricerca per la
Sclerosi laterale amiotrofica che le continue e pesanti riduzioni di bilancio
dello Stato sulla ricerca sanitaria possono mettere in grande difficoltà anche
la Lombardia, unica grande Regione in pareggio di bilancio da molti anni. Si è
dimenticato di dire che i ticket sanitari sono tra i più alti in Italia e che
sono aumentati ultimamente e che almeno questi aumenti potevano essere evitati
visto che l’inchiesta sulla Fondazione Maugeri di Pavia, che vede indagato lo
stesso Formigoni per corruzione aggravata, ipotizza che quasi 70 milioni di
euro siano stati sottratti e trasferiti all’estero
Milano, 26 ottobre 2012
SU LA TESTA l’altra Lombardia

SANESE E FORMIGONI: si sta arrivando alla cupola

Nell’ambito dell’inchiesta Maugeri interrogato ieri per 12 ore, come
testimone,  Nicola Maria Sanese,  da 17 anni segretario generale della
Regione  Lombardia,  con uno stipendio attuale di oltre 200 mila euro l’anno.
E’ da più di un anno che sollecitiamo l’attenzione sul segretario
generale della Regione Lombardia che è da 17 anni l’eminenza grigia di
Formigoni e il depositario di informazioni particolari sulla attività della
giunta. Anche questa volta i fatti ci danno ragione. Le nostre richieste e
denunce si
dimostrano più che mai valide. In Regione Lombardia non si muove
foglia che Sanese non voglia. Ex andreottiano, ex sottosegretario ai servizi
segreti, seleziona attentamente i dirigenti, li riunisce costantemente per
indicare loro come raggiungere obiettivi, con modalità e procedure da cui non
si deve sgarrare. In 17 anni sono stati emarginati o messi in condizione
di lasciare quelli non disposti alla subordinazione e all’obbedienza.
Attorno a lui si è costruito un consolidato sistema di potere costituito da
dirigenti, quadri e funzionari prevalentemente fedeli al servizio
delle politiche e degli interessi di Comunione e Liberazione , della
Compagnia delle Opere e del Pdl. Sanese ha instaurato in questi anni una sorta
di paternalismo aziendalista ed autoritario che neppure in aziende private è
più in
vigore.

Alla luce delle ultime vicende giudiziarie i tentativi di Sanese
e ‘Compagnia’ di sostenere il ‘buon governo’ di Formigoni dopo gli scandali
sulla sanità lombarda e sulla corruzione relativa alla discarica di amianto di
Cappella Cantone non fanno che aggravare la loro posizione. Come non
dimenticare la lettera pubblica dei dirigenti regionali a sostegno dell’operato
di Formigoni
che di fatto era stata imposta da Sanese (una mail comunicava a tutti
i dirigenti il testo che si dava già per condiviso, e si chiedeva solo
di segnalare la eventuale NON ADESIONE), o gli 80.000 euro di soldi
pubblici sprecati per pubblicare su 4 quotidiani uno spot che difendeva la
sanità regionale, ormai inefficiente e pervasa dalla corruzione, o gli
incontri vis a vis con Sanese che ‘quadri’ e il resto del personale ‘fedele’
potevano ‘prenotare’ in giorni prestabiliti e in numero contingentato.
Il fondo, poi, si è toccato  lo scorso 29 ottobre, dopo l’insediamento-
farsa della nuova giunta. Sanese ha convocato tutto il personale della giunta
in videoconferenza annunciando l’intervento personale di Formigoni
(per aprire la sua campagna elettorale?). Si sono usati strumenti pubblici per
fare propaganda usando strutture pubbliche.
Formigoni e Sanese continuano ad operare indisturbati in Regione
Lombardia e a sperperare denaro pubblico anche grazie al silenzio assordante
delle opposizioni, tutte impegnate nei giochi di palazzo per riprendersi
il potere o conquistarsi poltrone. Seguiranno a breve altri comunicati sulle
situazioni specifiche.
Milano, 22 novembre 2012
SU LA TESTA l’altra Lombardia


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