Magazine Informazione regionale

Formigoni ci porta via anche i capistazione! Ma dove siamo finiti, nel quarto mondo? Il Comune assiste in silenzio al sacco di Cremona. Interrogazione di Giuseppe Torchio

Creato il 21 novembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Lo si poteva temere, come no, dopo tutte le traversie, le promesse da marinaio e i treni persi, metaforici e reali. Adesso ci portano via anche i capistazione, ovvero un patrimonio di professionalità e conoscenza. Come faranno i pendolari, studenti e lavoratori, se vengono privati un pezzo per volta del diritto umano di spostarsi a prezzo sopportabile e su dignitose carrozze ferroviarie? Vogliono obbligarci a usare autovetture private, estremamente inquinanti, e nel contempo organizzare convegni sui tumori correlati? Ovviamente il Comune di Cremona sta a guardare. Silenzio tombale. Il sindaco Oreste Perri non pagaja più se non controcorrente restando fermo.

Una politica schizofrenica e dissennata che Giuseppe Torchio ha mille motivi di criticare in questa interrogazione al consiglio provinciale di Cremona.
Premesso che la forte tradizione ferroviaria del territorio, ha sviluppato competenze tecniche di valore, concentrate, in particolare nelle aree di Cremona e Piadena che, al pari dell’Oltrepo’ Pavese e di altre aree ben definite, hanno saputo costituire un punto di forza ed un bacino di professionalità e conoscenze del trasporto su rotaia nell’area lombarda e nazionale;

Considerato che una serie di obbiettivi conseguiti nel passato quali il collegamento diretto con la capitale attraverso il Pendolino (soppresso insieme alla navetta che avrebbe dovuto concentrare gli utenti alla fermata di Piacenza) o la certezza dei tempi e delle stesse relazioni con il capoluogo regionale e con le altre città confinanti (con vistosi ritardi, soppressione di linee, servizi sostitutivi come sulla Cremona-Piacenza) sono stati vanificati;

Confermato che questo stato di fatto, indegno di un Paese civile appartenente all’Unione Europea, è stato ripetutamente sottolineato dall’utenza pendolare, dai comitati e ripreso dagli organi di informazione locale;

A conoscenza che dal prossimo mese di gennaio sarà soppressa la Centrale Operativa dei Capi Stazione con sede a Cremona, via S. Francesco d’Assisi, forte di una trentina di addetti a livello di capistazione e di addetti alla manutenzione che verranno dapprima accentrati a Milano Lambrate e successivamente a Greco-Pirelli;
Nella consapevolezza che tali figure rappresentano una risorsa importante sul piano di competenze tecnologiche e professionali che sovrintendono alle linee Mantova-Cremona-Codogno; Pavia-Casalpusterlengo; Brescia-Cremona-Fidenza; Brescia-Piadena-Parma ed alla stessa Milano-Brescia-Verona;

Che l’accentramento a Milano in un contesto di costanti riscontrate difficolta’ lamentate dall’utenza è un indicatore preoccupante dell’avanzamento di un pericoloso declino;

il Consiglio Provinciale Cremona
Impegna il Presidente e la Giunta Provinciale, di concerto con l’Amministrazione Comunale di Cremona e le altre rappresentanze territoriali e dei lavoratori a promuovere ogni azione a difesa della presenza del DCO di Cremona anche atttraverso incontri con le rappresentanze sindacali, le autorita’ della Regione e del Compartimento ferroviario, a rafforzare gli sforzi per il miglioramento del servizio e della sicurezza del trasporto su rotaia ed a riferire, in tempi brevi, gli esiti di tali iniziative.

Giuseppe Torchio

Lista e Rete Civica Lombarda

Cremona, 20 novembre 2012


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :