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Foro Boario, Solari e podere sperimentale: il parere della Provincia

Creato il 31 ottobre 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Foro Boario, Solari e podere sperimentale: il parere della Provincia

La conferenza stampa di settembre 


L'interrogazione del consigliere provinciale Manfredo Pedroni, di cui avevamo dato ampia notizia, ha avuto riscontro con risposta scritta da parte dell'Assessore al Patrimonio della Provincia di Parma, Giuseppe Romanini, che ha implicitamente condiviso almeno in parte quanto asserito dal consigliere Pedroni. L'oggetto dell'interrogazione indicava come argomento il "podere che ospita le esercitazioni aziendali dell’Istituto Solari di Fidenza”, ma di fatto riproponeva l'intera questione, molto dibattuta, della nuova scuola Solari da realizzarsi in Via Crocerossa e del progetto per la ridefinizione urbanistica dell'ex Foro Boario in Fidenza.
Nel frattempo su questi ultimi due argomenti nel corso dell'incontro tra giunta e cittadini del 26 ottobre l'architetto Gilioli, dirigente responsabile dell'ufficio tecnico comunale, aveva fornito un aggiornamento dando anche informazione che, di fianco all’edificio del nuovo Solari si vorrebbe trasferire anche l’istituto Paciolo.  Per quanto riguarda il podere assegnato alla scuola era intervenuto il preside dell'istituto con un comunicato alla stampa.  Ma ecco quanto precisa l'Assessore al Patrimonio della Provincia di Parma, Giuseppe Romanini in ordine all'iter burocratico e non solo dei vari punti:
Foro Boario, Solari e podere sperimentale: il parere della Provincia
Foro Boario e Solari: "la seconda fase (dell'accordo di programma per la riqualificazione urbanistica 5.9.2002) conteneva delle indicazioni di massima e quindi va precisata nei suoi contenuti in una Conferenza di Servizi, allora, è pur vero che il 29 agosto il Comune di Fidenza ha approvato una delibera che riguardava questo oggetto, è anche vero però che nelle premesse della Delibera si precisava la necessità di modificare alcuni contenuti della previsione urbanistica, ma l’unica sostanza della Delibera è stata la proroga dei termini, quindi il deliberato è la proroga dei termini, perché per modificare i contenuti e per meglio precisarli risulterà necessario specificarli e autorizzarli in una Conferenza di Servizi.

Foro Boario, Solari e podere sperimentale: il parere della Provincia
Podere per le sperimentazioni: "il Consigliere Pedroni può avere ragione per quel che si sta pagando e questo può essere rivisto per cercare di migliorare le condizioni economiche, può essere inoltre vero che la valutazione di quel appezzamento è sopravvalutata ma va sottolineato, dice l’assessore, che l’iter che ha seguito l’Amministrazione Provinciale a suo tempo, cioè nel 2004, quando si trovò nella necessità di sostituire il podere che era a servizio dell’Istituto che era di proprietà dell’USL, è andata a finire nel podere dell’inghiaiata, facendo un regolare contratto con una perizia di stima dei valori che sono poi stati sottoposti alla Giunta, che allora erano di 7 mila euro e qualcosa, oggi solo per effetto delle variazioni ISTAT sono arrivati a 8 mila euro. Probabilmente si può rinegoziare questo contratto che però corrisponde ad un’area agricola strettamente funzionale con la didattica dell’Istituto Agrario." 
Foro Boario, Solari e podere sperimentale: il parere della Provincia
Parte del podere usufruito da terzi: l'assessore smentisce in parte quanto asserito dal Preside sulla stampa, infatti dopo aver premesso che " ... nella risposta scritta si è limitato a mettere la relazione del Preside, messo nel ruolo quest’ anno, il quale specifica che il terreno viene utilizzato per una parte in modo molto intenso e per l’altra viene utilizzato per foraggio ed altri seminativi, che concorre comunque ad un’attività didattica che riguarda la scuola." conclude "Vi è la possibilità di stipulare una convenzione con il coltivatore, che però non è stata ancora perfezionata.
Foro Boario, Solari e podere sperimentale: il parere della Provincia

Documenti

La risposta scritta dell'assessore provinciale al Patrimonio è riportata in calce in questo stesso post mentre qui di seguito riportiamo la trascrizione di una successiva nota verbale dello stesso assessore:


"Risponde all’interrogazione del Consigliere Pedroni l’Assessore Romanini precisando che l’argomento non è di sua stretta competenza, riguardando la Pianificazione urbanistica, però, sottolinea l’Assessore, la risposta scritta che ha fornito al Consigliere Pedroni è assolutamente corrispondente al vero, nel senso che l’accordo di programma che riguardava la riqualificazione urbanistica dell’area della stazione a Fidenza aveva due fasi: - la prima conteneva indicazioni precise riguardo la realizzazione delle due torri, terragli, e riguardava il sottopasso e l’edificio di via Gramsci, questa fase è stata realizzata e monitorata dalla Regione, seppure con ritardi di volta in volta variati; - la seconda fase conteneva delle indicazioni di massima e quindi va precisata nei suoi contenuti in una Conferenza di Servizi, allora, specifica l’Assessore, è pur vero che il 29 agosto il Comune di Fidenza ha approvato una delibera che riguardava questo oggetto, è anche vero però che nelle premesse della Delibera si precisava la necessità di modificare alcuni contenuti della previsione urbanistica, ma l’unica sostanza della Delibera è stata la proroga dei termini, quindi il deliberato è la proroga dei termini, perché per modificare i contenuti e per meglio precisarli risulterà necessario specificarli e autorizzarli in una Conferenza di Servizi. Quindi non è vero che oggi è modificata la previsione ma oggi si sono prorogati i termini per quel che riguarda il podere dell’inghiaiata. L’Assessore sottolinea che il Consigliere Pedroni può avere ragione per quel che si sta pagando e questo può essere rivisto per cercare di migliorare le condizioni economiche, può essere inoltre vero che la valutazione di quel appezzamento è sopravvalutata ma va sottolineato, dice l’assessore, che l’iter che ha seguito l’Amministrazione Provinciale a suo tempo, cioè nel 2004, quando si trovò nella necessità di sostituire il podere che era a servizio dell’Istituto che era di proprietà dell’USL, è andata a finire nel podere dell’inghiaiata, facendo un regolare contratto con una perizia di stima dei valori che sono poi stati sottoposti alla Giunta, che allora erano di 7 mila euro e qualcosa, oggi solo per effetto delle variazioni ISTAT sono arrivati a 8 mila euro. Probabilmente, sottolinea l’Assessore, si può rinegoziare questo contratto che però corrisponde ad un’area agricola strettamente funzionale con la didattica dell’Istituto Agrario. L’Assessore specifica che nella risposta scritta si è limitato a mettere la relazione del Preside, messo nel ruolo quest’ anno, il quale specifica che il terreno viene utilizzato per una parte in modo molto intenso e per l’altra viene utilizzato per foraggio ed altri seminativi, che concorre comunque ad un’attività didattica che riguarda la scuola. Vi è, sottolinea l’Assessore, la possibilità di stipulare una convenzione con il coltivatore, che però non è stata ancora perfezionata. L’Assessore si prende l’impegno di verificare la congruità del Canone."
Prot. 63501/ef Parma, 24 ottobre 2012 al Consigliere Provinciale Manfredo Pedroni Oggetto: Interrogazione a risposta scritta e in aula n. 150 del 25/09/2012 formulata dal Consigliere Manfredo Pedroni ad oggetto “podere che ospita le esercitazioni aziendali dell’Istituto Solari di Fidenza” - Risposta dell’Assessore al Patrimonio della Provincia di Parma Giuseppe Romanini. Tralasciate le premesse del quesito, nelle quali l’interpellante espone il proprio punto di vista circa gli obiettivi del piano di riqualificazione urbana e le scelte di ubicazione della nuova sede della scuola “Stanislao Solari” di Fidenza nelle quali pare comunque non siano state prese in adeguata considerazione le caratteristiche proprie della scuola quale Istituto Professionale di Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, si risponde qui, punto per punto alle sei domande formulate: Circa i punti 1) e 2), L'accordo di programma per l'attuazione del Programma di Riqualificazione Urbana sottoscritto il 5.9.2002 prevede due fasi realizzative: la prima, definita nei suoi contenuti progettuali ed attuativi, comprendeva la realizzazione delle due torri direzionali, il sottopasso e l'edificio su via Gramsci. Questa fase è stata realizzata sotto il monitoraggio semestrale della Regione, che ha anche autorizzato la proroga dei tempi di attuazione. La seconda fase (area del "ex Foro Boario") conteneva indicazioni di massima e comprendeva, fra i suoi obiettivi, anche la valorizzazione commerciale dell'ambito. Questa fase necessita della riconvocazione della conferenza dei servizi da parte del Comune e, se le proposte verranno condivise dai partecipanti, dell'eventuale perfezionamento degli accordi a suo tempo sottoscritti. Nelle premesse della deliberazione del Consiglio Comunale n. 30 del 29/08/2012 avente ad oggetto la proroga di validità del Programma di Riqualificazione Urbana denominato: “Nuove Centralita’ urbane il nodo stazione come ampliamento dell’area centrale di Fidenza” vengono evidenziate le esigenze di ridefinizione di obiettivi, risorse e tempistiche per la seconda fase del PRU ma non vi sono modifiche ai suoi contenuti. 3) Come noto l’Istituto Solari di Fidenza fu trasferito alle competenza della Provincia per effetto della Legge 23/96 Masini. La convenzione con il Comune di Fidenza venne approvata con atto Consiglio Provinciale n. 104 del 1998 (rep. 8420/1998). Con l’atto di Giunta Provinciale n. 15/2004 la Provincia ha assunto in locazione il fondo “Inghiaiata” (Contratto reg. a Parma in data 14/4/2004 al n. 5151 - rep. 11149 del 23/4/2004) che la Dirigenza dell’Istituto Solari aveva individuato, giudicandolo idoneo all’attività didattica. Il contratto prevedeva un canone annuo di € 7.300 (con rivalut. Istat al 75%) per una estensione di Ha. 8,51 ed una durata di poco meno di dieci anni (dal 1.1.2004 al 30.10.2008). La congruità del canone venne espressa dall’allora dirigente Servizio Agricoltura dott. Franco Ghiretti. Con preavviso contrattualmente previsto, la proprietà recedeva a far tempo dal 30/10/2008. Il fondo era stato nel frattempo venduto alla società I.V.S. con sede in Fidenza con effetto dal 6.3.2007. La nuova proprietà, con nota prot. 38180/2009, esprimeva volontà di dare continuità all’utilizzo proponendone la formalizzazione in un rapporto di indennità di occupazione di durata annuale, con carattere e condizioni di temporaneità. Invariate le condizioni economiche. In forza del compito d’istituto in ordine al corretto funzionamento didattico dell’Istituto agrario, con atto G.P. 463/2009, si deliberava la regolarizzazione dell’uso come sopra. Il rapporto si è mantenuto negli anni con le medesime modalità, il canone ad oggi è pari a € 8.088. Precedentemente l’Istituto Solari godeva della disponibilità di altro fondo agricolo denominato “Granella Piccola” di proprietà dell’AUSL per effetto del Decreto del Presidente RER n. 352/1996. Il fondo era nel godimento dell’istituto fin dagli anni ’50 la proprietà, allora, di ente ospedaliero pre - unificazione delle strutture sanitarie. In data 9/5/2001 l’AUSL comunicava a questa Provincia la formale disdetta del contratto alla naturale scadenza del 11/11/2002, informando altresì del perfezionamento delle procedure di esproprio per pubblica utilità di una quota parte del podere per l’alta velocità da parte di Cepav Uno. Con l’AUSL si instaurò un contenzioso in ordine alla scadenza del contratto. Il fondo era stato nel frattempo occupato dalla TAV e non più utilizzabile funzionalmente per le attività d’istituto. La Dirigenza dell’istituto scolastico si attivò per individuare altro fondo, come sopra individuato e perfezionato. Circa i punti 4), 5) e 6): Non sono in essere da parte della Provincia rapporti con terzi diversi dalla citata società I.V.S. di Fidenza. Su questo punto però, così come sui due che seguono, è opportuno riportare quanto asserito dal Dirigente scolastico. Questi sottolinea che, benché il podere sia privo di qualsiasi infrastruttura (se si fa eccezione per il box in lamiera di circa 100 mq installato dalla Provincia), di acqua potabile ed energia elettrica, sono tuttavia state improntate dagli insegnanti, utilizzando la limitata disponibilità di attrezzature della scuola, attività di esercitazione con gli studenti che hanno consentito la realizzazione di coltivazioni dimostrative su una parte del podere (1,5 ha circa) e che è stato possibile mettere a coltura la rimanente parte della superficie con coltivazioni tipiche della zona selezionando quelle che meno hanno bisogno di irrigazione come il pisello proteico, il mais, l’orzo, il frumento, il sorgo, la soia e, nell'ultimo anno, l’erba medica, soprattutto attraverso il contributo e la collaborazione di aziende agricole locali spesso condotte da ex allievi. Grazie a questa collaborazione gli studenti hanno anche potuto partecipare alle operazioni colturali attraverso visite didattiche e alla esecuzione di alcune lavorazioni come l’aratura e l’erpicatura. Le ore passate in azienda (raggiunta a piedi dagli studenti data la distanza di circa 700/1000 m dall’attuale sede) in un anno scolastico sono state circa 70 per ciascuna delle due classi terze che sono quelle maggiormente interessate al processo di formazione professionale. Le classi prime e seconde svolgono principalmente le esercitazioni presso altre strutture aziendali della scuola (Vivaio di Cogolochio e Serra didattica) ma si avvalgono del podere per l’osservazione delle lavorazioni aziendali, delle caratteristiche del suolo e delle piante coltivate e spontanee ed anche per eseguire piccoli lavori manuali di supporto agli studenti più grandi. Le classi quarte e quinte sono invece interessate ad attività che hanno una maggiore attinenza con il mondo del lavoro (stage professionali) e si avvalgono di consulenze di ex alunni del Solari che si occupano della parte estesa del podere.  Il rapporto con il territorio produttivo è altamente qualificante e con un ex studente del Solari, la scuola sta approntando una convenzione, quasi completamente ultimata nelle parti formali, per scambiare didattica e lavori, dal momento che la scuola non dispone di mezzi finanziari per acquistare macchinari all’avanguardia oggi utilizzati nelle lavorazioni agricole. Circa le erbacce va notato che le medesime sono state documentate da foto scattate al termine dell’estate e pertanto poco possono dimostrare in riferimento alle lavorazioni scolastiche. Dai primi giorni di giugno la scuola sospende sua attività didattica per riprenderla alla fine di settembre e nell’estate appena trascorsa nemmeno i tecnici della scuola in servizio hanno potuto mantenere il podere in efficienza dal momento che per lavori in prossimità della tangenziale l’ingresso al fondo è rimasto a lungo intransitabile. l’Assessore al Patrimonio Giuseppe Romanini

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