Magazine Poesie
Forse era il collante e non ti aspettavi di trovarti in questa situazione.
La sola motivazione (possibile?) era data dai sostituti aziendali, esseri sintetici, fatti con plastica riciclabile, che si spacciavano per me.
“Non sono io, ma tu sei tu” – dicevano.
Era questa la frase che permetteva di svelare l’arcano. Che poi non fosse detta all’inizio della conversazione ma in un momento qualsiasi poco importava.
Se solo ci fosse il ricordo delle date frammenterei il mio passato per ritrovare il pezzo.
E poi - “Fai attenzione, fai attenzione” – lo sai che non mancavo mai di dirtelo. Se rammenti capisci se non comprendi erri.
“L’evoluzione del rapporto è fondamentale nella relazione” – rappresentava lo scoglio dove tutti si arenavano. Ad un certo punto, senza distinzione di sesso, qualcuno si domandava se fosse il caso di continuare.
“La distanza ci allontana” – frase stupida, chiaro che sia così ma non si può sovrapporre la distanza fisica a quella mentale.
Avevo qualche dubbio che tu comprendessi la chiave di lettura.
Stessi dubbi che avevo io.
Mi sdraio sulla poltrona più comoda che ho, e penso. Fallo pure tu.
Mi sto forse ingannando da solo?
Posso dirti che un po’ mi sono stupito. In effetti è da un po’ di tempo che non riesco più a gestire in modo efficace la situazione emotiva.
Lo hai capito.
E ti chiedo: “Forse era il collante?” .
Resto della mia opinione.
Noi funzioniamo ad incastro.