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Forse il Fair Play Finanziario non è proprio una “buffonata” …

Creato il 18 luglio 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Dopo che, a maggio 2014, la UEFA ha concordato le prime sanzioni a carico delle 9 squadre che erano state ritenute colpevoli di violazione del Regolamento sul Fair Play Finanziario, sul web si è scatenata immediatamente una protesta, nata essenzialmente dalla mancata esclusione di PSG e Manchester City dalle competizioni.

Come avevamo già avuto modo di commentare a suo tempo, nel valutare le decisioni della UEFA occorre  considerare alcuni aspetti:

  • siamo alla prima applicazione. Ciò vuol dire che non ci sono precedenti e che il rischio di doversi allineare a decisioni del Tribunale Arbitrale sono elevate, sia per la UEFA, sia per i Club: la definizione di un accordo equo, che vada nello spirito del Fair Play Finanziario senza necessariamente stroncare i furbetti potrebbe essere visto anche come una compromesso accettabile;
  • i Club interessati dagli accordi vivranno "sotto osservazione" della UEFA ed in caso di mancato rispetto degli stessi potranno essere immediatamente deferiti e sanzionati.
  • ancorché blando, esiste pur sempre un rischio latente per la UEFA che deriva dalla causa iniziata dall'avv. Jean-Luis Dupont (colui che vinse la famosa causa "Bosman") per violazione delle norme sulla libera circolazione di capitali, persone e servizi. Nonostante la UEFA abbia ricevuto a più riprese il supporto convinto dell'Unione Europea, provate ad immaginare uno scenario in cui Dupont vince la causa ed il Fair Play Finanziario viene dichiarato illegittimo … Decisamente meglio una transazione.

In questi giorni sta circolando la notizia di una temporanea sospensione del trasferimento di Angel Di Maria dal Real Madrid al PSG, nonostante le due società (ed il calciatore) sembrino aver trovato l'accordo.

Il PSG, infatti, fra le varie limitazioni alle quali dovrà sottostare, ha anche un limite massimo di "deficit" da calciomercato, fissato in 50 milioni di Euro: questo vuol dire che il saldo netto delle operazioni (cioè la differenza fra i calciatori venduti e quelli acquistati) non può superare tale cifra.

Poichè il solo acquisto di David Luiz, già formalizzato, ha da solo portato un valore superiore, prima di poter acquistare Di Maria il PSG dovrà vendere calciatori della sua rosa per un controvalore minimo di 60 milioni di euro. In caso di mancato rispetto dell'accordo siglato con la UEFA, infatti, scatterebbe l'immediato deferimento del Club con applicazione di sanzioni più pesanti.

Non sarà quello che molti si aspettavano od invocavano, ma è la prima volta in 3 anni che il PSG non può permettersi di fare shopping compulsivo sul mercato.


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