Buongiorno, innanzitutto vorrei ringraziarvi per essere venuti alla mia conferenza stampa. In questi ultimi giorni il mio nome è stato spesso associato alla parola dimissioni, ebbene, ho pensato fosse giunto il momento di fare un po’ di chiarezza.
In questi ultimi tempi sono stata definita “zoccola”, “troia”, “pompinara” e in mille altri modi, taluni espliciti, da chi, tra colleghi, giornalisti e liberi pensatori, ha avuto almeno le palle di dire quello che pensa, taluni impliciti, utilizzando lunghi giri di parole, il classico italiota dico-non dico, per arrivare al medesimo concetto.
Non vi ammorberò buttandomi in una strenue difesa della mia persona, non mi interessa, le vostre opinioni sono rispettabilissime ma, capirete bene, restano tali.
Io vorrei rispondere a quella gente che, prima dall’opposizione e ora dal mio partito, sostiene che dovrei dimettermi perché inadeguata al ruolo. Inadeguata a cosa? A votare delle leggi regionali? Ci vuole una grande preparazione? Non è sufficiente una laurea? Bisogna avere un master? Non si può avere un bel culo per votare? Fatemi capire. E, soprattutto, dite a tutti i cittadini che chi non fa, o quantomeno ha fatto, anche in un remoto passato, un lavoro considerato “giusto”, che so, il professore, l’avvocato o il giuslavorista, non può fare politica. Eppure non mi pare che quando è stato candidato dal PD l’operaio sopravvissuto della Thyssen qualcuno abbia protestato. E se lui può sedere in parlamento, io non posso stare al consiglio regionale? Davvero? Quale era il suo merito a parte quello di essere sopravvissuto? Siete solo degli ipocriti.
Ma torniamo alla Regione, questa bella e industriosa Regione che ha un Consiglio Regionale composto da 80, rispettabilissime, persone, a circa 113.000 € l’anno. Persone laboriose che nel 2011 hanno sfornato la bellezza di 26 Leggi Regionali, tra cui:
1) Legge Regionale 10 febbraio 2011 , n. 1 -Istituzione del Comune di Gravedona ed Uniti, mediante fusione dei Comuni di Consiglio di Rumo, Germasino e Gravedona, in provincia di Como
2) Legge Regionale 14 febbraio 2011 , n. 2 – Azioni orientate verso l’educazione alla legalità
3) Legge Regionale 7 marzo 2011 , n. 5 – Celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia e valorizzazione del patrimonio storico risorgimentale in Lombardia
4) Legge Regionale 29 aprile 2011 , n. 7 – Modifiche e integrazioni alla
legge regionale 16 luglio 2007, n. 16 (Testo unico delle leggi regionali in materia di istituzione di parchi) – Istituzione del Parco naturale delle Groane e ampliamento dei confini del Parco regionale
5) Legge Regionale 23 maggio 2011 , n. 10 – Promozione, riconoscimento e sviluppo delle confraternite enogastronomiche e di associazioni consimili
6) Legge Regionale 4 agosto 2011 , n. 13
Modifiche alle leggi regionali 30 luglio 2008, n. 24 – Disciplina del regime di deroga previsto dall’
articolo 9 della direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, in attuazione della legge 3 ottobre 2002, n. 221 (Integrazioni alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell’articolo 9 della direttiva 79/409/CEE)) e 16 agosto 1993, n. 26 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria)
7) Legge Regionale 12 agosto 2011 , n. 15 – Mutamento delle circoscrizioni comunali dei comuni di Brembate e Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo
8) Legge Regionale 26 settembre 2011 , n. 16 – Approvazione del piano di cattura dei richiami vivi per la stagione venatoria 2011/2012 ai sensi della legge regionale 5 febbraio 2007 n. 3 ‘Legge quadro sulla cattura dei richiami vivi’
9) Legge Regionale 21 novembre 2011 , n. 17 – Partecipazione della Regione Lombardia alla formazione e attuazione del diritto dell’Unione europea
10) Legge Regionale 21 novembre 2011 , n. 18 – Esposizione del crocifisso negli immobili regionali
11) Legge Regionale 28 dicembre 2011 , n. 24 – Abrogazione della legge regionale 26 settembre 2011, n. 16 (Approvazione del piano di cattura dei richiami vivi per la stagione venatoria 2011/2012 ai sensi della legge regionale 5 febbraio 2007, n. 3 ‘Legge quadro sulla cattura dei richiami vivi’) e dei commi 4 bis e 4 ter dell’articolo 4 della legge regionale 30 luglio 2008, n. 24 (Disciplina del regime di deroga previsto dall’articolo 9 della direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici), come introdotti dall’articolo 1, comma 1, lettera b), della legge regionale 4 agosto 2011, n. 13 (Modifiche alla l.r. 24/2008 e alla legge regionale 16 agosto 1993, n. 26 ‘Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria’)
Ecco, altre 5 leggi riguardano solo il bilancio e il piano finanziario, nel 2011 la Regione Lombardia ha così sfornato una legge ogni 14-15 giorni, l’utilità delle stesse, nel maggiore dei casi, la lascio decidere a Voi.
Eppure, per votare una legge, per dirne una, che obblighi tutti i palazzi della Regione ad esporre il crocefisso, mi dicono servano particolari capacità.
Ma non sono io sempre stata in Consiglio? Non ho sempre votato? Allora, di più, che dovevo fare? Eppure l’On. Santanché ora dice che non sono adatta al lavoro, ma almeno io non ho il 54,6% di assenze in Parlamento.
Ma almeno io per arrivare sino a qui, il posto, me lo sono sudato e anche se voi ora ridete, alla fine questa è la verità, me lo sono sudato, non come il mio collega Romano La Russa, fratello di Ignazio e figlio di Antonino (ex senatore MSI); almeno io non sono Consigliere Regionale dal 1990, 22 cazzo di anni, come la mia collega Margherita Peroni, almeno io non sono in Consiglio Regionale per essere stato fisioterapista del Milan, come il mio collega Giorgio Puricelli, almeno io non sono una vecchia socialista, come il mio collega Rienzo Azzi, almeno io per allungare il mio curriculum vitae sul sito del PDL-Lombardia non ho scritto banalità stile “L’interesse e la passione per la politica, dice, «l’hanno accompagnata per tutta la vita, sia
in famiglia che nell’ambito delle amicizie»”, né per giustificare la mia elezione ho scritto “Per meglio approfondire le tematiche attinenti alla Commissione Ambiente frequenta il corso “Colloqui sul paesaggio lariano”, curato dalla Camera di commercio di
Como e patrocinato dalla Regione Lombardia, da Univercomo, dal Politecnico di Como e Lecco per la tutela e valorizzazione del paesaggio”, come la mia collega Paola Maria Camillo, almeno io non sono Presidente della Regione Lombardia dal 1995 (17 cazzo di anni), come il mio Collega
Roberto Formigoni.
Eppure, volete le mie dimissioni, non le loro. Le mie e perché? Perché mi ha messo in lista Berlusconi? E questi qui, secondo voi, come ci sono finiti? E quelli del PD nel listino bloccato? Chi pensate che li decida? Il popolo o Bersani? E mi verrete a dire che gli altri non si sono mai vestiti da suore sexy per entrare nel listino? Perfetto, ma fino a prova contraria almeno io posso dire di non aver né pagato né preso una tangente. Posso dire di non essere da 20 anni una trafficona della politica regionale. Posso dire che non sono ammanicata con CL che in Lombardia ha le mani in pasta in tutta la sanità. Posso dire che non sono 20 anni che perdo le elezioni come una
Rosy Bindi qualunque. E allora, perché dovrei dimettermi? Perché il partito ha bisogno di darsi una rinfrescata? Una rinfrescata e poi parla solo gente che ha più di 50 anni? Con un presidente che si vuole ricandidare a più di 80 anni?
Sapete cosa vi dico? Dimettetevi voi e andate a fare in culo.
Grazie.
Bacini.
(Castoro Volante di Umore Maligno)