Il presunto autore che ha condiviso le immagini su Facebook è stato denunciato. Numerose attestazioni hanno provocato un’indagine di polizia.
La Polizia di Hong Kong ha annunciato oggi che ha aperto un’inchiesta per presunta crudeltà verso gli animali, una volta che un uomo ha diffuso su Facebook alcune foto che ritraggono un cane rinchiuso in una lavatrice in funzione. Nelle foto pubblicate dal proprietario dell’animale, si vede chiaramente un cucciolo bianco aggrappato ai margini della lavatrice che funziona a piena velocità che cerca disperatamente di uscire e tenere la testa fuori dall’acqua. Il proprietario ha riferito all’autorità che si erano diffuso queste foto per mostrare “un modo ultra-veloce per lavare un cane”. Un altro utente di Facebook ha domandato se avesse ucciso il cane, l’uomo ha risposto: ‘ sì.
Ti piacerebbe vedere?” Il mese scorso, dopo la pubblicazione di queste foto, si stima che circa 20.000 persone hanno firmato una petizione su internet invitando le autorità ad agire. La legislazione in vigore in Hong Kong prevede che atti di crudeltà contro gli animali possono comportare sanzioni fino a tre anni di carcere e una multa di circa 26.000 $. La polizia ha riferito che per ora non è stato nessuno arrestato in questo caso. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i social network vengono utilizzati per queste atrocità che generano atteggiamenti emulativi. Ecco perchè al di là delle molte bufale che appaiono i gestori della rete devono essere pronti a bloccare questo tipo di comportamenti.
Lecce, 7 settembre 2014
Giovanni D’AGATA