Un documento da rinnovare…il passaporto, ed inizia l’incubo della fotografia.
Non c’è più Paolo che mi ritraeva in studio al meglio: il suo é uno dei tanti negozi che, soccombendo alle nuove tecnologie, ha dovuto abbassare la saracinesca.
Allora l’unica soluzione è recarsi in quelle cabine in cui si fanno le fotografie in pochi secondi.
L’unica volta che ero ricorsa a questo metodo, era stato a Milano per la foto necessaria all’abbonamento del tram, e, a dire il vero, era anche riuscita abbastanza bene, ma solo perché non era un documento “ufficiale”.
Ma oggi è stato un vero tormento.
Manca solo il numero di matricola, e sembra una foto segnaletica.
Un’espressione innaturale, occhi sbarrati, un accenno di sorriso che sembra più che altro una smorfia….Lo so, non sono miss Universo, ma nemmeno quella faccia strana che mi guarderà per altri dieci anni da quel dannatissimo documento…