"[...] L'acqua nella quale noi pesci digitali nuotiamo ogni giorno è anche questa.
Connessioni internet che si fanno movimenti, fan sui social network che si trasformano in consenso reale, blog che creano leader, innovano la proposta politica, insidiano il potere. Naturalmente queste esperienze diverse hanno un punto di contatto comune nel loro innesco in Rete, ma contano anche su caratteristiche peculiari. [...] Nessuna fiducia cieca [...] nei confronti della tecnologia digitale. [...]
Nel nostro caso [italiano, rispetto alla possibilità di sfruttare la forza della "Rete" per costruire un movimento dal basso] quello del blog di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, ci troviamo davanti a un diverso modo di intendere la Rete per creare, alimentare e sostenere una proposta politica.
Beppegrillo.it non è solo la piattaforma di un leader politico, non è solo una vetrina efficace per rilanciare l'attività del Movimento 5 Stelle.
Beppegrillo.it è un blog che si è fatto Partito. Come recita il primo articolo del non-Statuto, il 'M5S è una 'non Associazione'. Rappresenta una piattaforma e un veicolo di confronto e consultazione che trae origine e trova il suo epicentro nel blog www.beppegrillo.it'.
Il Movimento [...] è un'emanazione del blog. Per essere più chiari, continua il non-statuto:
'La <Sede> del M5S coincide con l'indirizzo web www.beppegrillo.it.
I contatti con il MoVimento sono assicurati esclusivamente attraverso posta elettronica [...].'
Se i partiti classici nelle democrazie, in Italia e nel mondo, si basano [o dovrebbero basarsi, almeno teoricamente] su regole, assemblee, delegati e Statuti, il M5S ha inaugurato l'era del blog come spazio fondante di un soggetto politico: le regole del Movimento sono quelle del blog, gli spazi di discussione leciti sono quelli ospitati da beppegrillo.it. E' una novità non da poco.
Perché si fa portatrice [...] della modernità digitale nella quale tutti noi oggi nuotiamo.
E perché si pone come modello per il futuro mettendoci davanti una domanda cogente: potrà davvero la democrazia via blog (o magari un giorno via social network) sostituire la democrazia rappresentativa?
Quella grillina sarà anche un'idea acerba, giovane, in divenire, ma - dobbiamo chiederci - porta con sé i germi del futuro, di una politica più vicina alle persone e più partecipata grazie alla Rete digitale? E' un quesito decisivo.
Il Movimento potrebbe rivelarsi una bufala, che presto verrà spazzata via dalle sue rigidità e dalle sue contraddizioni.
Ma in molti si è insinuato un altro dubbio: che questo concetto di democrazia possa essere un'idea storica che deve avere solo la possibilità di essere messa alla prova e migliorata in corsa per esprimere il suo potenziale.
D'altronde anche per gli eroi del Risorgimento, che ardevano di passione per un'Italia unita, libera e democratica, erano portatori di quelli che, ai tempi, potevano essere ritenuti germi di follia.
Quando parliamo del Movimento 5 Stelle, però, ironia della modernità che ci guarda e sorride beffarda, ci troviamo anche e soprattutto di fronte a uno straordinario caso di successo commerciale. Parliamo proprio del famoso blog, epicentro di una 'galassia web' costruita negli anni.
Proviamo [...] ad astrarci dal suo contenuto politico, dalle sue battaglie, dai successi e dalle sconfitte. Proviamo a considerarlo come un prodotto commerciale.
Per farlo dobbiamo abbandonare la nostra classica idea di ciò che è 'commerciale' e adattarla ai tempi dell'economia digitale.
Non parliamo quindi di dollaroni sonanti, né di 'petrolio', di energia, di edilizia.
Il 'successo commerciale' del blog di Grillo è da inserire nel mondo economico delle startup più che in quello delle classiche aziende fordiste; negli orizzonti commerciali della Silicon Valley più che in quelli industriali di Detroit.
Il grande, enorme, successo commerciale del blog di Beppe Grillo è incomprensibile se non capiamo cosa è diventata la Rete. [...]"
Fonte: Un altro blog è possibile - Democrazia e Internet ai tempi di Beppe Grillo, F.Mello, Imprimatur editore