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Fra (perdita di) umanita' e (crescita di) tecnologia...quali prezzi pagare?

Creato il 17 ottobre 2014 da Alessandro @AleTrasforini

"[...] La scena ci è fin troppo familiare: è una riunione di lavoro, stiamo parlando al nostro capo o ai colleghi, ma i loro sguardi scivolano continuamente altrove, a consultare gli sms o le mail [...], lo schermo sempre aperto del tablet o computer portatile.
La metà di quel che diciamo va perduto, nella distrazione intermittente.
Non è solo la nuova maleducazione che dilaga.
E' anche produttività persa; tempo, denaro e creatività che vanno in fumo. [...] Invece di aumentarla, ormai diminuiscono la nostra efficienza.
Le aziende sono le prime a dover correre ai ripari. Perché la 'sindrome compulsiva' che sposta la nostra attenzione 'altrove' [...] ha costi immensi. [...] in media sono 10800 dollari di perdite all'anno per ogni dipendente. E' il valore del lavoro non fatto, o fatto così male da essere inutile o controproducente, perchè interrotto da troppe sollecitazioni esterne.
Spesso futili, irrilevanti, ma irresistibili.[...]
Il vecchio gossip resiste, naturalmente, ma ha trovato nuovi e poderosi canali di comunicazione su Facebook, Twitter, LinkedIn.
Dal calcolo del nostro tempo sprecato è escluso ovviamente l'uso funzionale e produttivo di questi strumenti. Ma tutti sappiamo che le email veramente essenziali, quelle che servono a lavorare meglio, sono annegate in un mare di distrazioni: spam, pubblicità, amici e colleghi che non trovano di meglio da fare che inviare circolari elettroniche con barzellette, foto comiche, commenti superflui a nostre mail precedenti, messaggi ridondanti.
Per non parlare dell'irresistibile attrazione dei siti porno, una 'tassa' pesante sulla produttività della forza lavoro in prevalenza maschile. [...]
'Overhelmed', cioè 'oberata', 'travolta', è il titolo di un altro libro, di Brigid Schulte del 'Washington Post'. Sposata, madre di due figli, la Schulte ha aggiunto un sottotitolo: 'Il lavoro e gli affetti in un'epoca in cui nessuno ha il tempo'.
Si chiede se la sua vita 'disintegrata, frammentata, spossante' non sia il segnale di 'un problema sociale molto più vasto'. [...]"
(Fonte: Rete padrona, F.Rampini - Feltrinelli Editore)

"[...] Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti. [...]"
(A.Einstein - att. incerta)

FRA (PERDITA DI) UMANITA' E (CRESCITA DI) TECNOLOGIA...QUALI PREZZI PAGARE?



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