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Fra poco passa il giro (By Scare82)

Creato il 12 maggio 2013 da Simo785

La prima settimana di Giro d’Italia è passata, per la cronaca proprio ieri è passata dalle mie parti con la crono Gabicce Mare Saltara, attraversando le zone in cui vivo. Conosco benissimo il percorso e devo dire che non è semplice per niente, tante salite, seppur brevi, ma con pendenze che spezzano le gambe.

Questa prima settimana ha già visto i “big” della corsa rosa muoversi, di solito si dice che non si capisce chi vince ma si può capire chi non vince. Fra i favoriti ha dato subito forfait Ivan Basso, fermato da un infortunio qualche giorno prima della partenza. Nota di colore, quest’anno il Giro ha visto alla partenza per la prima volta nella sua storia un corridore cinese, Ji Cheng. Il figlio del celeste impero si è dovuto arrendere dopo poche tappe alla febbre e si è dovuto ritirare.

La corsa parte subito interessante, come da tradizione della gara in Rosa, con tappe nel sud e centro italia che di certo non favoriscono le volate. Si dice tappe nervose, con insidie per gli uomini di classifica che di solito cercano di non perdere troppo tempo e energie in queste prime frazioni. Anche se qualcosa è successo, soprattutto nella tappa di venerdì con l’arrivo di Pescara e la tanta pioggia che ha reso insidioso l’arrivo, caratterizzato dagli ultimi chilometri di saliscendi e dalle cadute di Nibali, senza conseguenze per il nostro portacolori e del favorito della vigilia Wiggins, vincitore dell’ultimo Tour. Ma andiamo con ordine:

La prima tappa Napoli Napoli ha visto la vittoria del solito Cavendish, con arrivo in volata di gruppo regolata come al solito dal fortissimo corridore britannico.

La seconda tappa Ischia Forio è stata una cronosquadre vinta dai britannici della Sky come da pronostico

La terza tappa Sorrento Marina di Ascea ha visto la prima vittoria italiana con Luca Paolini, corridore di 34 anni alla prima partecipazione a giro. Paolini fa “servizio completo” e si prende anche la maglia rosa, che porterà per qualche giorno fino a Pescara

La quarta tappa Policastro Serra San Bruno vede ancora i nostri colori protagonisti con la vittoria di Battaglin, cognome pesante per il giovane della Bardiani anche se non ha parentele con il più famoso Giovanni con cui condivide anche la città natale, Marostica

La quinta tappa Cosenza Matera, ha visto un arrivo in volata “ristretta” a causa di una salita a pochi chilometri dal traguardo. Infatti il favorito Cavendish si è staccato lasciando spazio agli altri velocisti che patiscono di meno le salite. A spuntarla è stato il corridore tedesco Degenkolb che in patria vedono come erede designato di Zabel in quanto l’anno scorso è riuscito a vincere cinque tappe alla Vuelta, ma una vittoria al giro ha ben altro sapore

La sesta tappa Mola di Bari Margherita di Savoia vede un’altra volata vinta da Cavendish

La settima tappa Marina di San Salvo Pescare vede la vittoria dell’australiano Hansen, che corona una fuga da lontano che ha visto protagonista anche il nostro Sella. In questa tappa e nella quarta segnaliamo un grande Di Luca. Il vecchio leone ha provato a vincere ma si è dovuto arrendere ai più giovani avversari.

L’ottava tappa come detto è una cronometro interamente nella provincia di Pesaro Urbino, la Gabicce Mare Saltara. La vittoria va all’inglese Dowsett. Secondo arriva Wiggins (dominio inglese nelle mie terre). Ma il grande protagonista di giornata è Vincenzo Nibali, che perde solo 11 secondi da Wiggins e veste la maglia rosa. Crolla il vincitore dell’anno scorso, il canadese Hejsedal e si difende bene l’australiano Evans.

Una curiosità: nelle due volate vinte da Cavendish si è piazzato al secondo posto Elia Viviani, che ai più non dirà niente, ma i veri appassionati se lo ricorderanno a Londra impegnato in pista nell’Omnium in cui ottiene un ottimo sesto posto, accarezzando per molto tempo il sogno di una medaglia.

Come detto la prima settimana dice chi non può vincere il giro. Secondo me escono molto ridimensionati Wiggins e Hejsedal, mentre sembrano essere in controllo della situazione Nibali e Evans. La sorpresa potrebbe arrivare da Gesink, l’olandese sempre piazzato alle Vuelta a cui ha partecipato. Non dimenticherei neanche Scarponi, che da “vecchio marpione” delle strade rose aspetta le grandi montagne per giocarsi le sue carte.


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