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Fraintendimenti genetici: la magrezza estrema non è una bella cosa

Creato il 07 settembre 2011 da Emmecola

Fraintendimenti genetici: la magrezza estrema non è una bella cosaIo non lo so se chi scrive certi articoli è realmente consapevole delle proprie azioni, però propendo per il no. Tutto ha inizio quando un gruppo di ricercatori dell’Imperial College di Londra e dell’Università di Losanna scopre che la duplicazione di un pezzo del cromosoma 16 alza di 3 volte la possibilità di essere sottopeso negli uomini, e di 5 volte nelle donne. La scoperta è interessante dal punto di vista scientifico perché l’alterazione genetica opposta (eliminazione di un gene invece della sua duplicazione) produce un fenotipo speculare: chi è privo di una copia di particolari geni in questo segmento di DNA ha un rischio obesità aumentato di 43 volte. Questo è quello che dice la ricerca, pubblicata su Nature.

Ho letto però un articolo intitolato Mangiare di tutto e non ingrassare: è merito dei geni skinny che esalta questi geni come la grande fortuna delle donne magre. Cito: “La percentuale di diffusione è abbastanza ampia, anche se non sufficiente a fare la felicità di molte persone. Capita, infatti, a una persona su 2000.” O ancora “Se questi geni si replicano, si trasformano in skinny genes, cioè proteine che regalano magrezza per tutta la vita.” Bastava leggere l’inizio dell’abstract di questo lavoro per scoprire che l’estrema magrezza, così come l’obesità, è associata a una mortalità più elevata. E che un indice di massa corporea inferiore a 18,5 rappresenta il segnale di tutta una serie di problemi di salute che non auguro a nessuno.

Generalmente io non mi strappo i capelli quando leggo strafalcioni negli articoli che parlano di scienza, semmai ci rido su. Quando però si gioca con la salute delle persone, stravolgendo il significato di una ricerca per promuovere il mito della magrezza estrema (alla Kate Moss per intenderci), beh allora lì un po’ mi infastidisco.



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