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Frammenti di una sola vita e la piantagione di tè

Da Fiveoclock

Frammenti di una sola vita e la piantagione di tèSette anni fa, un gruppo di ragazzi appassionati di libri e letteratura ha creato la casa editrice Round Robin. L’ultimo libro pubblicato è Frammenti di una vita sola di Giorgio Righetti, che verrà presentato venerdì 11 maggio a Milano alla Feltrinelli di Corso Buenos Aires 33 (la Round Robin sarà comunque presente alla Fiera del Libro di Torino questo weekend, stand M 150). Il testo è un romanzo in 366 racconti, come se fossero diverse istantanee di un unico film.

Arrivati a questo punto vi starete chiedendo: “Perché ce ne parla?”

In parte perché uno dei coraggiosi che ha creato questa casa editrice è un mio amico e in parte perché, come ho imparato in questi anni grazie alla mia creatura, il è ovunque, anche in un libro come Frammenti di una vita sola. Leggiamo insieme qualche passo…

“Mugumo osserva dalla sua baracca nella collina l’immensa piantagione di tè situata a valle. Ha da poco terminato di organizzare il lavoro per la giornata e i lavoranti sono già all’opera nei campi. Può concedersi qualche minuto di pausa, poi dovrà accogliere il solito gruppo di turisti che fa visita alla piantagione. È l’attività che più lo infastidisce, non solo perché gli ruba del tempo prezioso, ma soprattutto perché, durante il tour, deve fingersi cordiale e rispettoso. I turisti rimangono affascinati da quello spettacolo della natura e del lavoro dell’uomo, ma non sanno nulla di quanto sia faticoso dirigere quella piantagione, con decine e decine di persone che non perdono occasione per riposarsi e ridurre il ritmo di lavoro. Lui deve rispondere dei risultati e l’unico modo che conosce per mantenere alta la produttività è l’uso delle maniere forti. Ma il turista questo non lo capisce. Mugumo getta una sguardo fuori dalla finestra e vede la polvere del pullman che sta percorrendo la salita della collina. “Benvenuti, animi gentili” sussurra, “vi daremo tutto, lo spettacolo qui e il tè a buon mercato sulle vostre tavole…”


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