Magazine Diario personale

Frammenti Mentekatti – qualche battutozza zioscribesca per ingannare l’attesa.

Creato il 16 ottobre 2012 da Zioscriba

Era un Dio molto minore, ma volle lo stesso cimentarsi nella creazione del suo mini Eden. Il giardino era di quattro metri per sei, e molto ben recintato. L’uomo e la donna creati per viverci dentro si chiamavano Andamo e Indova.
Io dico sempre pane al pane. Però il pane è assai maleducato e non mi risponde mai.
Ieri per un attimo, con mio sommo terrore, la tv è diventata interattiva. C’era quel Derrick in primo piano sullo schermo, e mia madre in poltrona, e Derrick ti salta su a dire: “Suo figlio frequenta le prostitute!” Ma dico, non poteva farsi i cazzi suoi?
Per non passare a miglior vita (proprio così, preferiamo la peggiore!) noi umani introduciamo materia da un buco e ne espelliamo da un altro, e dopo queste operazioni ci puliamo entrambi i buchi, ma dopo aver pulito il secondo ci laviamo anche le mani.
Avevamo un toro frocio e pedofilo. La stalla pullulava di vitel trombé.
Era figlio di puttana per parte di madre.
Conoscevo un tipo molto scaramantico: guidava sempre con tutte e due le mani ben premute sui coglioni. (E fu così che lo ritrovarono in fondo a un burrone).
“Hai ancora tutta la vita, davanti”, disse consolatorio il killer prima di guardare l’orologio. “Per l’esattezza, hai cinque secondi”.
Non siamo una famiglia tanto longeva. Un mio cugino è morto di vecchiaia a 25 anni.
Il più grande capolavoro di coerenza della storia è senza dubbio il Diluvio Universale: dio li fa e poi li accoppa.
Davvero efficace la pillola anticalvizie. Uccisi due milioni di calvi.
Pensare che nel ’33 mio padre era uno spermatozoo. Praticamente gli mancavano il maglione verdastro e gli occhiali.
Chi primo arriva meglio sloggia.
Quando per sbaglio si concepisce una legge buona, si è sempre in tempo a rimediare con gli emerdamenti.
Sul pianerottolo stavano allineate le statuine della nonna, una madonna e sette nani. Era una donna anziana e confusa.
Una delle statue piangeva sangue tutti i venerdì, ma era quella di Mammolo, per cui era meglio pulire bene in fretta e non dire un cazzo a nessuno.
È così avaro che è diventato anche stitico: la tiene da conto.
Sogni un cane che non sporchi, non puzzi, non abbai, non ti costringa a passeggiate serali e mattutine quando fuori è sotto zero? C’è già. Si chiama gatto.
Mio nonno andava a letto con le galline. Credeva che così avrebbero fatto le uova più grosse.
Se sei al volante da venti minuti, e non hai ancora incrociato nessuno stronzo che telefona, è ora che tu ti decida a uscire dal box.
Se sei in macchina col tuo capo, e insulti pesantemente una donna che intralcia il traffico, quella è sua mamma.
Il vigile non vuol sentir ragioni. La vigilessa sadica sì, perché crede esista anche la multa per proteste.
Partire in quarta è decisamente un modo di dire. Sicuramente non è un modo di partire.
Non parte neanche in prima? Prova ad accendere il motore.
Se sei arrivato in Marocco e la nebbia non si è ancora diradata, forse sarà il caso di dare una pulitina ai vetri.
Il gatto nella gabbietta decide di cagarsi addosso quando è troppo tardi per tornare indietro, e tragicamente presto per arrivare a destinazione.
Se l’autostoppista è moooolto carina, tu di sicuro sarai: a) a bordo di un’utilitaria con altre cinque persone pressate; b) in compagnia di tua moglie; c) omosessuale.
Se il giorno dopo il tagliando provi ad andare in un’altra officina, ti cambiano ancora olio, pastiglie, filtri e candele. Il terzo giorno idem. Il quarto giorno comincerai fatalmente a chiederti: sono loro che sono disonesti o sono io che sono deficiente?
Se l’antifurto è scadente ti rubano la macchina. Se l’antifurto è infallibile ti rubano l’antifurto.
Chi applica la targhetta TURBO 24 VALVOLE sul retro di una 126 color cacca può essere o un simpatico burlone o un pericolosissimo attaccabrighe. Meglio tenersi il dubbio.
Il significato di quella gigantesca “P” sulla vettura che ti precede non è quello a cui stai pensando tu. Però di solito coincide.
Legge del paraurti: se è fragile si spacca, se è resistente si stacca.
Allora vaffanculo mi sono iscritto a Ignoranza, ma son finito fuoricorso pure lì.
La demenza senile non è quando alle donne impazziscono le tette.
La porcellana non si ricava dalla tosatura dei maiali.
Da bambino ero giovanissimo.
Piovve tanto, ma non abbastanza da affogarci tutti. Un pediluvio universale, toh.
Sono una donna, non sono una pianta, non mi pisciare contro la gamba.
Siamo andati a vedere il presepe sommerso, però l’acqua del lago era troppo torbida. Non si vedeva un cristo.
Una puttana che fa la cresta sugli introiti viene sempre sgamata e percossa. Vedi anche alla voce infallibilità del pappa.
Tanto va la matta al largo che poi annega e vaffanculo.
Quarant’anni fa eri una donna bellissima. Così piena di vita, così piena di passione, così piena di tette.
Noi, in Italia, abbiamo un’ottima classe digerente.
Gallina vecchia vaffanbrodo.
Se sono rose marciranno.
I maiali sono molto pericolosi perché si nutrono di glande.
Costatazione amichevole assistita: “Allora, chi dei due è la testa di cazzo?”
“E tu che piercing hai?” “Poca roba: un anello delle tende sotto le ascelle e una coppa Uefa nel culo.”
Aveva una tale mania di protagonismo che non andava mai a nessun funerale che non fosse il suo.
La prima protesta omosessuale della storia: Martin l’Utero contro la chiesa maschilista.
Quelli che precisano “come si dice in gergo”, non vi viene mai voglia, come si dice in gergo, di strozzarli?
Era un vero genio: chiamò i suoi petardi Mine Anticallo e triplicò le vendite.
Bussate e vi sarà aperto. Il culo.
Gli ultimi saranno i primi. In serie B.
C’è del marcio in Danimarcia.
Del cacasenno di poi sono piene le fosse biologiche.
Biscardi da ragazzino guardava Bibbi Galzelunche.
In libreria il nuovo Kamasutra del sesso orale: il Komesisukka. Prefazione di M. Lewinski.
È un uomo molto retto. Nel senso che i suoi ragionamenti si formano per via rettale.
Grazie a un nuovo Naso Astronomico, scoperti moltissimi Puzzar.
Il cinturino è platinato in oro argenteo di rame (finto rame).
Il colmo dei colmi è sentirti una merda perché nessuno ti caga.
Non è proprio un imbecille: diciamo che è un portatore sano del morbo dell’intelligenza.
Tu sei Pietro, e con questa pietra lapiderò l’adultera, perché io, adesso che ci ripenso, io sono proprio senza peccato!
Avevo escogitato un sistema che mi facesse al tempo stesso smettere e fare penitenza: ogni bestemmia che mi scappava l’avrei scritta su un mattone, che mi sarei portato appresso tutto il giorno come pesante fardello. Be’, dopo tre ore ero murato vivo dentro un cilindro di mattoni, dio speculatore edilizio!
Se proprio dovete sparare, sparate sul pianista. È lì apposta. E suona pure da schifo. Almeno si sa dove sparate, eccheccazzo.
A volte la censura può obbligarti a cambiare un titolo. È il caso della canzone Besame ‘l bucho.
Lo psicanalista era stufo del suo lavoro e di quella dieta vegetariana, stufo di dividere la vita fra invidia del pene e indivia del cazzo.
Non voleva andarci, al funerale. Allora gli amici lo convinsero, ricordandogli che era il suo.
Riscaldamento della Terra. Di questo passo, il prossimo diluvio sarà di acqua bollente. Dio boiler.
Ma a un beccamorto potrà capitare, per deformazione professionale o per distrazione, di pensare a se stesso come possibile cliente?
Era un nano cattivissimo. Un vero figlio di putnana.
Tristezza, o praticità, dell’essere single: “Cosa stavi facendo?” “Stavo lavando il piatto”.
Sono allergico ai giancarli della polvere.
In famiglia abbiamo sempre avuto la tendenza a personificare le cose. Da piccoli io e mia sorella facevamo la Pierpipì e la Gianpupù, e poi gli facevamo Ciao ciao con la manina mentre mamma tirava lo sciacquone.
Attentato a Bush. Ferita una guardia del porco.
Yemen: salvi gli quattro turisti dispersi. (Mediavideo). E i regole de lu gramatica, acchì gli salva?
La classica figlia del mafioso: se la guardi sei morto, se la tocchi sei sposato.
I genitori gli dissero che avrebbero accettato una fidanzata di qualsiasi estrazione sociale, purché intelligente. Lui disse a lei di prepararsi bene. Ma le prime due parole che ella pronunciò al loro cospetto furono: “Siccomo che”. Furono anche le ultime.

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