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Frammenti milanesi/21 - Galli e Clochard

Creato il 20 giugno 2011 da Mapo
I marciapiedi di Milano, si sa, sono spesso popolati da un manipolo di pericolosi individui. Personaggi dal passato fumoso e dal coltello facile, più spesso clandestini, ma talvolta persino autoctoni caduti in disgrazia o che hanno scelto la vita "barbonale", in grado di spaventare anche il più coraggioso dei passanti. "A Milano stiamo vivendo un'emergenza sicurezza - tuonava qualche mese fa l'ex vicesindaco Riccardo De Corato -."La città è tutto fuorché sicura, i mezzi pubblici rappresentano ormai un minaccioso far west e le ragazze, spostandosi con le loro minigonna giropassera da una location all'altra della movida milanese, non possono che utilizzare le loro piccole macchine private, ovviamente barricate all'interno, con la chiusura centralizzata, nell'aria rarefatta dal condizionatore e la musica dance a tutto volume. Lì, in questo abitacolo a prova di bomba, la più sgradevole delle esperienze è un semplice cenno del capo al lavavetri di turno, per farlo desistere dal tentativo di imbrattare il parabrezza della Mini appena lavata. Ma fuori... Fuori lo stupro è dietro l'angolo, la violenza gratuita è il pane quotidiano, così come l'omicidio rituale per pochi spiccioli alla fermata del tram. Insomma: è allarme sicurezza!Frammenti milanesi/21 - Galli e ClochardViene da spaventarsi, allora, quando a pochi metri dalla fabbrica del vapore, all'uscita di una bella mostra d'arte contemporanea, ci si imbatte sul marciapiede in un pericoloso Clochard.
Si chiama Pino, vive in un camper che "quel fascista di De Corato" gli ha sequestrato più volte, si veste un po' come capita e, occorre dirlo, non sembra essere il miglior amico del sapone. Porta spesso un cappellino da baseball in testa, attacca bottone con chiunque si dimostra un minimo disponibile e, senza che ci sia bisogno di insistere, intona rime che pensa di volta in volta. Segni particolari: un gallo!No, non lui. O, meglio, non solo. Si parla di quello strano animale che ha sempre appollaiato sulla spalla sx. E' colorato, con una bella cresta rossa e straordinariamente ubbidiente. Sta con Pino da circa un annetto e, a quanto pare, non è stato esattamente acquistato in un centro commerciale."Mi hanno rubato una bici e allora io sono andato in campagna e mi sono preso un gallo" - racconta da dietro la folta barba bianca. In effetti non fa una grinza.In realtà l'ubbidientissimo volatile sostituisce un altro inseparabile compagno di avventure: un vecchio corvo nero, finito spiaccicato sul paraurti di un pullman dell'ATM.Per ora il galletto resiste, in questa città grigia e ostile, fuggendo dalle grinfie dei bambini e dei cinesi di via Sarpi che, a giudicare da quanto ci racconta, attendono l'occasione propizia per metterlo in padella, magari con un po' di mandorle.
"Per non sbagliare De Corato mi ha fatto persino la multa per Pascolo Abusivo - ci dice -. Ma io gli ho risposto che per quanto mi riguarda poteva andare anche a fare la pubblicità della Yegermaister".Lo guardiamo un po' tutti con fare attonito, senza aver capito."Come cervo - conclude - sarebbe perfetto! Con tutte le corna che gli ha messo la moglie!"
Con personaggi del genere che paura uscire di casa!
PS. Nel googlare (sport nel quale, modestamente, eccello) scopro che il nostro è una sorta di VIP del marciapiede. Guardare per credere!

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